martedì 20 novembre 2018

Recensione di “Gli ultimi passi del Sindacone” di Andrea Vitali

Eccomi ancora tra voi per l’ultima recensione, scritta davvero sul filo del rasoio...spero di non essere troppo frustata!!! 😂😂😂

Era da un po’ che non leggevo di lui...veronche vi mancavano le mie recensioni???

Ecco quindi ciò che penso dell’ultima fatica del mio amato Vitali!

CARTA DI IDENTITÀ 


COPERTINA




AUTORE: Andrea Vitali
TITOLO: Gli ultimi passi del sindacone
PAGINE: 239
CASA EDITRICE: Garzanti
PERCHÉ L'HO LETTO: naturalmente per poterlo incastrare nella Challenge Tutti ad Hogwarts con le tre Ciambelle
GENERE: contemporaneo moooolto ukoristico

TRAMA

Attilio Fumagalli è un uomo pingue, anzi di più, soffre di obesità androide, nel senso che il grasso ce l’ha tutto attorno all’addome. Cinquant’anni, sposato con Ubalda Lamerti, senza figli, esercita in proprio la professione di ragioniere. Per vincere quel senso di vuoto che a volte lo aggredisce, più che per uno slancio ideale, si è dato alla politica nelle file della Democrazia Cristiana e sfruttando il giro della propria clientela è riuscito a farsi eleggere sindaco di Bellano. Per tutti, e per ovvie ragioni, lui è il Sindacone. L’attività istituzionale non lo occupa più di tanto. Oltre al disbrigo delle formalità correnti, riunisce la giunta ogni due mesi, due mesi e mezzo. Ultimamente, però, sotto questo aspetto, il Sindacone sembra aver impresso una svolta. Convoca la giunta ogni dieci giorni, a volte anche ogni settimana. Una voce o due all’ordine del giorno, una mezz’oretta di riunione e ciao. Ma oggi, 22 dicembre 1949, ha superato ogni limite: ha indetto una riunione per la sera della Vigilia di Natale. Per discutere di cosa? Di niente. Per scambiare gli auguri. E a più di uno dei consiglieri che si sono visti recapitare a mano la convocazione è saltata la mosca al naso. Per dirla tutta, al geometra Enea Levore è venuto il preciso sospetto che sotto a quella frenesia si nasconda qualcosa. Ma cosa? Basterebbe chiederlo al vicesindaco Veniero Gattei, se quello non tenesse la bocca rigorosamente cucita.

RECENSIONE

Era da un po’ di tempo che non prendevo in mano un libro di Andrea Vitali e mi sembra di essere piacevolmente tornata a casa, al caldo, nella mia poltrona immaginaria davanti al caminetto a perdermi tra le pagine di un libro divertente, scorrevole e leggero.

Ormai lo sapete cosa penso dello stile di Andrea Vitali: sempre coinvolgente e scorrevole, mai noioso, con inserti umoristici che riescono a strapparti una risata anche quando non ne hai proprio voglia.

E la trama? Sembra banale, leggerina e un po’ sciocca a volte, ma non è mai scontata. I personaggi non fanno mai quello che il lettore pensa e ci si trova così piacevolmente colpiti dall’inventiva dello scrittore.

Anche questa volta ci troviamo in quei di Bellano, precisamente nel periodo natalizio, ma con il racconto che ci riporta indietro di qualche anno ai tempi della guerra, quando venivi marchiato per le compagnie che frequentavi soprattutto se erano all’opposizione del governo. Così incontriamo le sorelle Cesetti che pur avendo caratteri completamente diversi vivranno  delle esistenze simili anche se lontane, il sindacone Attilio Fumagalli che incrocerà la loro strada in maniera del tutto opposta e sorprendente, nonché tutta la giunta a partire dalla piissima maestra Beregini, al novello sposo vicesindaco Gattei e via via tutto quel crogiolo di personaggi secondari ma dai caratteri perfettamente definiti che il Vitali ci ha insegnato ad amare ed apprezzare tanto.

La vicenda di per se è difficile da spiegare senza spoilerare visto il continuo incastro di fatti e storie che in modo più o meno divertente incontriamo.

Non mi resta che come sempre consigliarvene la lettura se amate qualcosa che vi intrighi, non vi annoi e ci faccia  trascorrere qualche ora in totale relax e allegria.


GIUDIZIO COMPLESSIVO

Trama: 8
Scrittura: 10
Personaggi: 8
Complessivo: 9 

Vi aspetto presto!

Simo

Recensione di “Dai tuoi occhi solamente” di Francesca Diotallevi

Ciao a tutti!!! Sento già digrignare i denti di Laura La Libridinosa, Stefania di Due lettrici quasi perfette e Laura de La biblioteca di Eliza, grandi creatrici della Challenge a cui sto finendo di partecipare!
Lo so sono più in ritardo del solito e sento le lancette dell’orologio ticchettare inesorabilmente!

Oggi vi presento il libro suggeritomi dalle Ciambels che mi ha lasciato diverse sensazioni!

CARTA DI IDENTITÀ 


COPERTINA



AUTORE: Francesca Diotallevi
TITOLO: Dai tuoi occhi solamente 
PAGINE: 208
CASA EDITRICE: Neri Pozza
PERCHÉ L'HO LETTO: come vi ho già accennato è il titolo impostomi dalle Ciambels
GENERE: biografia romanzata 

TRAMA

New York, 1954. Capelli corti, abito dal colletto tondo, prime rughe attorno agli occhi, ventotto anni, Vivian ha risposto a un’inserzione sul New York Herald Tribune. Cercavano una tata. Un lavoro giusto per lei. Le famiglie l’hanno sempre incuriosita. La affascina entrare nel loro mondo, diventare spettatrice dei loro piccoli drammi senza esserne partecipe, e osservare la recita, la pantomima della vita da cui soltanto i bambini le sembrano immuni.
La giovane madre che l’accoglie ha labbra perfettamente disegnate con il rossetto, capelli acconciati in onde rigide, golfini impeccabili. Dietro il suo perfetto abbigliamento, però, Vivian sa scorgere la crepa, il muto appello di una donna che sembra chiedere aiuto in silenzio. Del resto, questo è il suo lavoro: prendersi cura della vita degli altri.
L’accordo arriva in fretta. A lei basta poco: una stanza dove raccogliere le sue cose; una città, come New York, dove potere osservare le vite incrociarsi sulle strade, scrutare mani che si stringono, la rabbia di un gesto, la tenerezza in uno sguardo, l’insopportabile caducità di ogni istante. Ed essere, nello stesso tempo, invisibile, sola nel mare aperto della grande città, a spingere una carrozzina o a chinarsi per raddrizzare l’orlo della calza di un bambino.
Scrutare i gesti altrui e guardarsi bene dall’esserne toccata: questa è, d’altronde, la sua esistenza da tempo. Troppe, infatti, sono le ferite che le sono state inferte nell’infanzia, quando la rabbia di un gesto – di sua madre, Marie, o di suo fratello Karl, animati dalla medesima ira nei confronti del mondo – si è rivolta contro di lei. Sola nella camera che le è stata assegnata, Vivian scosta le tende dalla finestra, lancia un’occhiata al cortiletto ombroso e spoglio nel sole morente di fine giornata, estrae dalla borsa la sua Rolleiflex e cerca la giusta inquadratura per catturare il proprio riflesso che appare contro l’oscurità del vetro.
È il solo gesto con cui Vivian Maier trova il suo vero posto nel mondo: stringere al ventre la sua macchina fotografica e rubare gli istanti, i luoghi e le storie che le persone non sanno di vivere.


RECENSIONE

Ecco un altro libro che mi ha lasciato sensazioni strane e diverse.
A prescindere dal fatto che l’ho trovato uno splendido volume, vi confesso che essendo io un’amante delle storie a lieto fine non ho potuto apprezzare completamente questo romanzo.
Perché anche se travagliate, dolorose, in salita,...io voglio il classico lieto fine che, ahimè, in questa storia non ho trovato...almeno per i miei canoni.

Anche la stessa protagonista lo afferma:

Non tutte le storie sono storie d’amore, non tutte le storie hanno lieto fine. La mia è la storia di chi ha vissuto attraverso le storie degli altri, di chi ha visto tutto senza mai essere vista. La mia è la storia di un’ombra.”

Ecco questa esistenza vissuta intensamente, non rinnegando mai se stessa, circondata da bambini, allontanando le persone che causavano dolore...ma anche buona parte delle altre, sicuramente è ammirevole, ma mi ha creato una vena di malinconia e di nostalgia per un qualcosa che avrebbe potuto essere e non è mai stato.

Questo romanzo che sostanzialmente inventa la vita della grande fotografa Vivian Maier immortala letteralmente l’esistenza di questa grande donna e trovo che sia un racconto più che realistico di quello  che probabilmente è davvero successo.

Ho trovato la scrittura della Diotallevi molto delicata e precisa: con un tocco leggero e acuto ha osservato dall’obiettivo Vivian e ce l’ha dipinta su carta; inutile dire che resterete incollati alle pagine fino alla fine.

Fondamentalmente si tratta di un romanzo con una sola protagonista, che di volta in volta viene circondata da persone importanti, che però per via di questo enorme muro che Vivian erige non restano nella sua vita troppo a lungo.
Partendo dalla madre, dalla quale sarei scappata pure io, che la segna con cattiveria profonda, passando per Jeanne, colei che le trasmise la passione della fotografia e la incitó a realizzarla, per la cara zia Marie Florentine che la ama anche se non riesce a trattenerla, per il taciturno e amorevole nonno Nicolas che ha sempre la porta aperta per lei, per finire alla famiglia Warren formata dalla capricciosa madre, dalle due pesti Grace e Arthur e dal padre Frank che scuoterà Vivian profondamente e riveste un ruolo importante per lei.

Insomma correte anche voi a conoscere Vivian! La scrittrice ha riempito alcune pagine finali con le notizie vere ritrovate sulla fotografa...mi hanno fatto venire i brividi e non lasceranno indifferenti nemmeno voi, ne sono sicura!



GIUDIZIO COMPLESSIVO

Trama: 8
Scrittura: 10
Personaggi: 9
Complessivo: 9



Simo

Recensione di “Wonder” di R.J. Palacio

Ciao a tutti e buona settimana!!
Eccoci di nuovo insieme per il consueto sprint mensile delle recensioni per la Challenge a cui sto partecipando, sempre all’ultimo per la gioia delle Ciambels! Per fortuna questa volta sono riuscita a terminare tutte le letture, ma il momento un po’ caotico mi sta scombussolando: sono in fase (di nuovo!) di trasferimento lavorativo e la testa e il cuore fanno un po’ a pugni...meno male che ci sono sempre le mie oasi felici!
Non vi voglio tediare per cui passiamo al libro che vi voglio far conoscere.

Grazie alle ultime indicazioni di lettura, ho potuto finalmente recuperare la lettura di questo splendido libro che avevo interrotto precedentemente.

CARTA DI IDENTITÀ 


COPERTINA




AUTORE: R.J. Palacio
TITOLO: Wonder
PAGINE: 288
CASA EDITRICE: Giunti
PERCHÉ L'HO LETTO: per fortuna calzava a pennello con uno degli obiettivi della Challenge a cui sto partecipando: lo volevo leggere da tantissimo tempo 
GENERE: narrativa per ragazzi...e non solo

TRAMA

É la storia di Auggie, nato con una tremenda deformazione facciale, che, dopo anni passati protetto dalla sua famiglia per la prima volta affronta il mondo della scuola. Come sarà accettato dai compagni? Dagli insegnanti? Chi si siederà di fianco a lui nella mensa? Chi lo guarderà dritto negli occhi? E chi lo scruterà di nascosto facendo battute? Chi farà di tutto per non essere seduto vicino a lui? Chi sarà suo amico? Un protagonista sfortunato ma tenace, una famiglia meravigliosa, degli amici veri aiuteranno Augustus durante l'anno scolastico che finirà in modo trionfante per lui. Il racconto di un bambino che trova il suo ruolo nel mondo. Il libro è diviso in otto parti, ciascuna raccontata da un personaggio e introdotta da una canzone (o da una citazione) che gli fa da sfondo e da colonna sonora, creando una polifonia di suoni, sentimenti ed emozioni.


RECENSIONE

Ecco uno di quei libri che tocca le corde del cuore senza essere (troppo!) strappalacrime (ma una lacrimuccia ogni tanto scende!), ma anzi donandoci una risata dietro l’altra.
Come penso tutti sappiate, visto che è anche stato tratto un film da questa storia, il protagonista è un ragazzino di 10 anni, Auggie, con una tremenda patologia che gli ha deturpato tutto il volto, per cui ha dovuto subire molti interventi che lo hanno portato a trascorrere in casa i primi anni della sua vita. 
Ora però la mamma, e in un secondo tempo anche il papà, pensano che sia giunto il momento di frequentare una scuola vera, visto che deve iniziare la prima media e quindi vediamo come viene affrontata e recepita questa nuova avventura. La storia di per se è ricca di momenti di calore familiare, colpi al cuore (Daisy ❤️), vere e proprie avventure (Auggie vive appieno la sua prima gita lontano da casa diversi giorni e ci sarà un momento mozzafiato e meraviglioso allo stesso tempo), attimi di pensieri che spaventano (Via ❤️❤️),...insomma non ci si annoia per niente, anzi a fine lettura vorreste iniziarlo di nuovo!

Devo dire che lo stratagemma dell’autrice di narrare attraverso le voci dei ragazzi protagonisti la storia è stato veramente vincente!
Gli otto capitoli in cui è suddiviso il libro vengono affidate principalmente ad Auggie e ai suoi amici Summer e Jack, ma anche a sua sorella Via e agli amici di lei Justin e Miranda e sono un susseguirsi di emozioni e di pensieri che mi hanno davvero coinvolta.
La vicenda già di suo è emotivamente toccante e narrarla in modo così fresco, immediato e vero (ma anche crudele) non può che calarci in un turbine di pensiero e riflessioni su quanto sia difficile per una persona essere nei panni di Auggie, ma anche dei suoi familiari.
La società attuale certamente non aiuta le persone con dei problemi fisici come quello del protagonista e vedere come lui riesce ad affrontare con sincerità e coraggio quanto gli accade fa spuntare un sorriso sulle labbra e tifare per lui fino alla fine.
Vedere come anche nel suo caso alla fine ciò che conta è essere se stessi e volersi bene per primi porta a pensare a quanto più semplice sarebbe la vita di ogni giorno se guardassimo il prossimo con gli occhi del cuore.
Assolutamente favolosi sono tutti i personaggi che ricordano Auggie: partendo dalla sua mitica mamma, sempre pronta a sorreggerlo ed aiutarlo, per passare al suo simpaticissimo papà che regala sempre una risata a tutta la famiglia anche nei momenti più difficili, arrivando a sua sorella Via così dolce e spaventata dai suoi pensieri normalmente egoistici che la assalgono in certi momenti, non dimenticando Jack e il suo fasullo “doppio gioco”, Summer così solare e trasparente nel suo sincero affetto per Auggie, e tutti gli amici che pian piano incontreremo lungo il racconto.
Ci è stato regalato il “Libro di Julian” e sono curiosa di leggerlo, poiché è l’unico personaggio negativo dall’inizio alla fine a cui non è stata data voce e mi attira parecchio conoscere il suo vero pensiero.

Come avrete capito si tratta di un libro caldamente consigliato e mi piacerebbe tantissimo conoscere il vostro pensiero!


GIUDIZIO COMPLESSIVO

Trama: 9
Scrittura: 9
Personaggi: 10
Complessivo: 9/10

A presto 

Simo