domenica 27 gennaio 2019

Recensione di “L’amore addosso” di Sara Rattaro


Riciao e bentornati nel mio blogghino maltrattato! Come ogni ultimo giorno possibile del mese, vi rifili le mie recensioni una dietro l’altra cercando di non soffocarvi.

Per fortuna ho letto due libri davvero interessanti e quindi le recensioni di oggi sono un vero piacere da condividere con voi.

CARTA DI IDENTITÀ 


COPERTINA






AUTORE: Sara Rattaro
TITOLO: L’amore addosso
PAGINE: 240
CASA EDITRICE: Sperling & Kupfer
PERCHÉ L'HO LETTO: nonostante l’averne semore sentito parlare benissimo non mi aveva mai attirato. Poi complice l’incipit che Manuela ha pubblicato nel suo blog https://lettureapois.blogspot.com/2019/01/incipit-3.html?m=1 mi sono vista costretta a leggerlo!
GENERE: narrativa

TRAMA

Una giovane donna attende con ansia fuori da una stanza d'ospedale. È stata lei ad accompagnare lì d'urgenza l'uomo che ora è ricoverato in gravi condizioni. È stata lei a soccorrerlo in spiaggia, mentre passava per caso, dice. Non dice - non può farlo - che invece erano insieme, che sono amanti. Lo stesso giorno, in un'altra ala dell'ospedale, una donna è in attesa di notizie sul marito, vittima di un incidente d'auto. Non era con lui al momento dell'impatto; non era rintracciabile mentre la famiglia, da ore, cercava di mettersi in contatto con lei. E adesso, quando la informano che in macchina con il marito cera una sconosciuta, non sembra affatto stupita. La prima donna è Giulia. La seconda è ancora Giulia. E il destino, con la sua ironia, ha scelto proprio quel giorno per fare entrare in collisione le due metà della sua vita: da una parte, quella in cui è, o sembra, una moglie fortunata e una figlia devota; dall'altra, quella in cui vive di nascosto una passione assoluta e sfugge al perbenismo di sua madre - alle ipocrisie, ai non detti, a una verità inconfessabile. Una verità che perseguita Giulia come una spina sotto pelle; un segreto che fa di lei quell'essere così tormentato e unico, luminoso e buio; un vuoto d'amore che si porta addosso come una presenza ingombrante, un caos che può soltanto esplodere. Perché l'amore è una voce che non puoi zittire e una forza che non puoi arrestare. L'unica spinta che può riportarti a ciò che sei veramente.


RECENSIONE

Ecco un altro gran bel libro che mi ha tenuto compagnia per qualche sera.

Nonostante non abbia condiviso per niente il comportamento della protagonista, che mi è apparsa esageratamente superficiale e definitiva nelle sue opinioni sul marito, ribadisco che ho trovato la storia molto ben scritta e con dei personaggi interessanti.

Il maggior punto di forza di questo romanzo è certamente lei: l’autrice! Il suo stile così appassionato, drammatico, ricco di emozioni e sentimenti ti lascia davvero senza fiato; ti sembra di vivere ogni colpo di ciglia, ogni respiro, ogni battito coi personaggi...ed è una sensazione molto coinvolgente.

Come accennavo prima, la storia è non banale e molto intensa. Ad eccezione del comportamento della protagonista Giulia nei confronti del marito che l’ama e l’adora, mentre lei...limitiamoci a dire non troppo, la sua storia sicuramente vi farà venire i brividi e rattristare tremendamente. Non entro naturalmente nei dettagli, mi limito a dire che ha avuto una vita intera segnata dalla madre.
Quest’ultima infatti, che tutto sembra fuorché una mamma, nei confronti della figlia ha sempre agito mettendo dinanzi il buon nome della famiglia e prendendo sempre decisioni al posto suo, sempre e solo per ben apparire di fronte agli altri. La donna in questo modo è cresciuta con un non so che di infantile e allo stesso tempo con un carattere molto fragile e volubile: tutto per lei si ferma alla prima occhiata, al primo giudizio, non gratta mai via la patina esterna delle cose e in questo modo causa molto dolore non solo a se stessa ma anche ad altre persone.
Ma...meno male che c’è suo marito Emanuele, che allo scuro di tutto ciò che ha pensato, fatto, travisato e concluso Giulia, è sempre lì accanto a lei: la sorregge, la aiuta, la accetta per come è e la sprona sempre ad essere se stessa e a cercare di riempire quel dolore enorme che si porta dietro...il finale è assolutamente strappalacrime (e strappaincacchiamento per quanto mi riguarda!!) e meraviglioso!!!

Quindi nonostante tutto quello che vi ho esposto sembra volervi indicare il contrario, vi consiglio tantissimo la lettura di queste pagine. Il mio è un pensiero molto emotivo e di petto, ma al di là di quanto vi ho detto, c’è molto altro, a partire dagli altri personaggi presenti nel libro come la seconda Giulia, Federico, sua sorella Ilaria e il padre.

GIUDIZIO COMPLESSIVO

Trama: 8
Scrittura: 10
Personaggi: 8
Complessivo: 8/9


Simo

Recensione di “La tentazione di essere felici” di Lorenzo Marone

Buongiorno a tutti e bentrovati! Anche in questo 2019 è tempo di Challenge e di ... tanta pizza, infatti sono tornata a giocare con le Ciambelle!
Ma veniamo subito al dunque: anno nuovo, abitudini vecchie! Mi ritrovo, infatti, all'ultimo giorno di invio delle recensioni, per cui...sono in ritardo sono in ritardo sono in ritardooooooo!!



CARTA DI IDENTITÀ 


COPERTINA



AUTORE: Lorenzo Marone 
TITOLO: La tentazione di essere felici
PAGINE: 268
CASA EDITRICE: Longanesi
PERCHÉ L'HO LETTO: era giunto il momento ( e l’incastro perfetto nella Challenge!) di leggere questo libro in attesa da troppo tempo
GENERE: narrativa...e che Sig.ra Narrativa!

TRAMA

Cesare Annunziata potrebbe essere definito senza troppi giri di parole un vecchio e cinico rompiscatole. Settantasette anni, vedovo da cinque e con due figli, Cesare è un uomo che ha deciso di fregarsene degli altri e dei molti sogni cui ha chiuso la porta in faccia. Con la vita intrattiene pochi bilanci, perlopiù improntati a una feroce ironia, forse per il timore che non tornino. Una vita che potrebbe scorrere così per la sua china, fino al suo prevedibile e universale esito, tra un bicchiere di vino con Marino, il vecchietto nevrotico del secondo piano, le poche chiacchiere scambiate malvolentieri con Eleonora, la gattara del condominio, e i guizzi di passione carnale con Rossana, la matura infermiera che arrotonda le entrate con attenzioni a pagamento per i vedovi del quartiere. Ma un giorno, nel condominio, arriva la giovane ed enigmatica Emma, sposata a un losco individuo che così poco le somiglia. Cesare capisce subito che in quella coppia c'è qualcosa che non va, e non vorrebbe certo impicciarsi, se non fosse per la muta richiesta d'aiuto negli occhi tristi di Emma... I segreti che Cesare scoprirà sulla sua vicina di casa, ma soprattutto su se stesso, sono la scintillante materia di questo romanzo, capace di disegnare un personaggio in cui convivono, con felice paradosso, il più feroce cinismo e la più profonda umanità.


RECENSIONE

Ebbene sì! Posso affermare con certezza che questo libro è il migliore scritto finora da Lorenzo Marone!
La storia è avvincente, la scrittura accattivante e il protagonista semplicemente favoloso!

Ci troviamo al terzo piano di un condominio nella bella Napoli, abitato tra gli altri dal nostro Cesare, burbero settantasettenne che poi tanto burbero non è, dal suo storico amico Marino, un vecchietto dall’alito marcio e dal cuore d’oro, la gattara Eleonora, che col suo fetore è il terrore del palazzo, e da una nuova coppia appena arrivata, con un triste segreto svelato dagli occhi velati di Emma, la moglie.

“Gli anni, invece, mi hanno insegnato che la salita non è poi così semplice, perché spesso la scalinata è fradicia e i pioli cedono sotto il peso.”

Come dicevo la storia è davvero ben costruita, scorre veloce e coinvolgente pagina dopo pagina, la vicenda è un susseguirsi di scene inaspettate, con un pizzico di sensualità buttata qua e là, tanti odori e tanti sapori che sembrano trasudare dalle pagine e arrivare dritti ai sensi del lettore...sublime...ad eccezione del puzzo della gattara!

“... le case non sono mica tutte uguali, certe si aprono e si chiudono più volte al giorno, altre restano sempre chiuse. Alcune profumano di biancheria pulita e sugo di pomodoro, altre di cartone e umidità. Eppure queste ultime, in genere, sono le più affidabili, rimaste in piedi nonostante tutto, ad attendere qualcuno che torni a prendersene cura.”

 Il modo di scrivere di Marone, poi, è fluido, frizzante, scorrevole, non ti annoia e ti rende proprio difficile abbandonare la lettura.

Si tratta di un libro ambientato su più piani: accanto alla storia attuale del protagonista, troviamo quella di Emma, ma anche diversi tuffi nel passato di Cesare e un forte excursus sui suoi pensieri e i suoi sentimenti di una vita!

“Le persone che fanno felici gli altri meriterebbero gratitudine e rispetto. “

La vicenda che mi ha colpito al cuore, naturalmente, è stata quella di Emma: il suo sguardo è penetrante, la sua caparbietà straziante, il suo sorriso purtroppo una perla rara. Il rapporto che sviluppa con Cesare mi ha scaldato il cuore e convinta che il bene trionfi sempre...anche se non sempre è così: la vita porta a compiere delle scelte che spesso non sono la logica conseguenza che ci si aspetterebbe e non sempre la violenza e la cattiveria si possono estirpare. 

“Purtroppo la vita mi ha insegnato che nessuno può aiutare nessuno. Ci si salva da soli, se si vuole.”

Ho molto amato il personaggio di Cesare: viene presentato come un vecchio burbero, cinico ed egoista, quando in realtà l’ho trovato generoso, coraggioso e dal cuore buono.
La sua sincerità e il suo porre domande inappropriate ma che arrivano dritte al cuore, beh, mi hanno spiazzata, fatta riflettere su quanto spesso facciamo ciò che dobbiamo invece di ciò che ci rende felici e su quanto a volte sarebbe semplice raggiungere la felicità nelle piccole cose.
Mi è piaciuto il modo con cui ha ritrovato il rapporto con i figli, caparbiamente e difficoltosamente con Sveva, la tostissima primogenita, che non smette di rinfacciargli le sue mancanze di una vita nei confronti di tutta la famiglia e spassosamente col secondogenito Dante, un ragazzo che mi ha catturato subito e sempre col sorriso sulle labbra, nonostante il suo timore a confessare al padre alcuno aspetti della sua vita!

Come avrete capito si tratta di un libro che vi consiglio assolutamente, io stessa mi sono pentita di non averlo letto prima: i personaggi, tutti, hanno una storia profonda alle spalle, viene raccontato tanto dolore in queste pagine, ma sempre con una punta di ilarità che lo rende più “digeribile”, ma non per questo più facile da accettare.
Cesare vi entrerà dentro o non lo dimenticherete in fretta e la sensazione di felicità aleggerà nei vostri pensieri e sul vostro viso...buona lettura!

“Ah, no, un ultimo mi piace ce l’ho.
Mi piace chi combatte ogni giorno per essere felice.”

GIUDIZIO COMPLESSIVO

Trama: 10
Scrittura: 10
Personaggi: 11
Complessivo: 10 e lode


Simo