sabato 27 aprile 2019

Recensione di “Due fiocchi di neve uguali” di Laura Calosso



Ciao a tutti e bentrovati sul mio
Blogghino che, come sempre per la gioia delle Ciambels (questa Challenge a cui sto partecipando https://www.duelettriciquasiperfette.com/2018/12/dalle-3-ciambelle-la-pizza-e-servita.html?m=1), si anima all’ultimo giorno utile per l’invio delle recensioni.
A mia discolpa posso dire che questo é stato un mese “scolasticamente” intenso, per cui alla sera crollavo appena toccavo il cuscino e per riuscire a stare nei tempi ho letto “i due ingredienti” della mia pizza in meno di una settimana...mi faccio i complimenti da sola 🤣🤣🤣!

Ma veniamo al dunque. Il libro di cui vi parlo in questo post mi sta molto a cuore, perché ho conosciuto l’autrice alla presentazione proprio di questo volume e sentirla parlare mi ha davvero conquistata.


CARTA DI IDENTITÀ 


COPERTINA




AUTORE: Laura Calosso
TITOLO: Due fiocchi di neve uguali
PAGINE: 249
CASA EDITRICE: Sem
PERCHÉ L'HO LETTO: da quando ho visto che Beppe della mitica Libreria Alberi d’Acqua (https://m.facebook.com/profile.php?id=226793751003382&ref=content_filter) avrebbe ospitato Laura Calosso sono corsa a leggere la trama che mi ha immediatamente conquistata è appena ho potuto l’ho incastrato nella Challenge 😜😜😜
GENERE: narrativa moderna e un romanzo di formazione

TRAMA

Margherita Fiore ha diciotto anni e da pochi giorni ha superato brillantemente l'esame di maturità classica. Sta preparando il test per entrare all'università. Un'amica la invita al mare per due giorni di pausa dallo studio. Il treno però ha un disguido e Margherita accetta un passaggio in auto da un ragazzo incontrato per caso. Nell'arco di poche ore la sua vita accelera. La Mercedes cabrio su cui i due viaggiano sfreccia sull'Aurelia spinta al massimo. L'urto è improvviso, la macchina sbatte contro il guardrail, esce di strada, quindi salta nel vuoto. L'ultimo pensiero di Margherita è per Carlo, un compagno di scuola che, senza una ragione apparente, si è ritirato da scuola e non è più uscito da casa. Al momento dell'incidente Carlo è davanti al computer. Da tempo non lascia la sua stanza, che è ormai il suo mondo. Come molti suoi coetanei è diventato un hikikomori, così si chiama chi decide di recludersi in casa, al riparo da tutto. Carlo ha alzato un muro tra sé e gli, amici, la scuola e i genitori. Vuole solo scomparire. Non sa che Margherita, la sua compagna di classe preferita, l'unico suo ricordo positivo, è in corna vegetativo. Nella luce dorata dell'estate le vite di Margherita e Carlo risplendono in stanze buie che tengono fuori il mondo.

RECENSIONE

Come vi dicevo poco fa, ho ascoltato dal vivo la presentazione di questo volume, dove l’autrice ha introdotto questo libro soffermandosi sul fenomeno ahimè poco conosciuto e sempre più diffuso degli “hikikomori”. Con questo termine si indicano i ragazzi che autonomamente decidono di “ritirarsi” dal mondo e di segregarsi all’interno delle loro camere, limitando i contatti anche con i membri della propria famiglia e rifiutando di far parte del mondo anche per anni. Si tratta soprattutto di uomini, spesso particolarmente dotati, introversi e sensibili, che vivono con difficoltà l’ambiente scolastico, il rapporto con gli altri e con la stessa famiglia.
Se vi interessa l’argomento, a  questo link https://www.hikikomoriitalia.it/p/chi-sono-gli-hikikomori.html?m=1trovate l’associazione italiana che se ne occupa e alla quale la stessa Laura Calosso si è rivolta per approfondire l’argomento. 

Ma torniamo al libro! Laura ci presenta con una scrittura fluente, introspettiva ed estremamente coinvolgente la storia a due voci di Carlo e Margherita, due diciannovenni che si conoscono dai tempi della scuola elementare.
Margherita é una studentessa modello che ha appena finito gli esami di maturità e si sta recando ad Alassio dell’amica Marta per riposarsi un paio di giorni prima dei test di ammissione alla facoltà di Medicina. 
Carlo, invece, é un ritirato. Mesi prima ha scelto di isolarsi nella sua stanza, dove tutto é buio, i giorni non si separano dalle notti e lui gioca continuamente al pc, suo unico specchio sull’esterno. Nulla gli manca...ad eccezione della sua amica Margherita, con la quale ha sempre avuto un rapporto speciale, fatto di pochissime parole, ma di tanti momenti vissuti insieme.

Incontriamo e conosciamo i due protagonisti pagina dopo pagina: l’autrice dedica un capitolo a testa, quasi una specie di diario, non un botta-e-risposta, dove i pensieri dei due ragazzi si srotolano, spiegando anche a loro stessi cosa sta succedendo nelle loro vite, ma soprattutto nelle loro menti, e cosa li ha portati allo stato attuale delle loro vite. 
É un susseguirsi di ragionamenti, di pensieri, di fatti,... che ci porta direttamente nella testa di Carlo e Margherita, passando per tutti quei fatti e quei comportamenti che li hanno condotti lei in coma in un letto di una clinica, in attesa di un possibile ma non certo risveglio, e lui contorniato dalle quattro pareti della sua camera, in attesa di un ritorno all’esterno, chissà se e quando.

A primo acchito potrebbe sembrare un romanzo noioso e pedante, ma non è affatto così! Personalmente l’ho divorato in due giorni e più volte sono rimasta a bocca aperta dal susseguirsi dei colpi di scena. 
Colpi di scena in un romanzo principalmente introspettivo? Mi  chiederete voi. Ebbene sì, vi rispondo io; perché nulla di quello che vi aspettate dai due ragazzi é ciò che effettivamente compiono e anche se la storia non é ricca di azione, storie parallele, personaggi,...vi ritroverete incollati alle pagine e desiderosi di scoprire quale tipo di finale ci attende!

Naturalmente fondamentali sono i rapporti con i genitori: in particolare col padre e con ciò che gli accade per quanto riguarda Margherita e con la madre e con ciò che gli impone per quanto riguarda Carlo. Ci troviamo di fronte a due genitori opposti: il classico papà fiero dei successi della figlia che la incita e la sostiene in tutto e per tutto...all’inizio e di contro una mamma che pur essendo orgogliosa del figlio lo ostenta come fosse un trofeo, un figlio che tutto vuole fuorché apparire. 
Ecco quindi come accanto alle riflessioni dei figli, troviamo i comportamenti dei genitori che pensando di fare solo del bene spesso portano alle opposte conseguenze i figli. 

Ultima fetta della storia é certamente rappresentata dagli altri: compagni, bulli, sconosciuti,...ma comunque giovani che interagiscono con Margherita e Carlo. Non sono protagonisti, ma ricoprono precisi ruoli che hanno conseguenze del tutto imprevedibili nelle vite dei due ragazzi. Non posso svelarvi di più, perché, come vi spiegavo poco sopra, la storia non è ricca di fatti e i pochi presenti giocano ruoli importanti, ma vi invito davvero a leggere con occhio attento questo volume. Vi troverete catapultati in un vortice di fatti, ragionamenti, insegnamenti, pensieri,...che porteranno inevitabilmente anche voi come lettori a porvi gli stessi quesiti e a riflettere su come si sarebbero evoluti se fossero capitati a voi.

Una lettura quindi stimolante e coinvolgente, che difficilmente vi lascerà freddi e distaccati.

Sono curiosa di leggere le vostre opinioni in merito...fatemele conoscere!


GIUDIZIO COMPLESSIVO

Trama: 9
Scrittura: 10
Personaggi: 9
Complessivo: 9 +

Vi aspetto prestissimo con la seconda recensione!
Buona weekend a tutti 


Simo

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