sabato 19 maggio 2018

Recensione di “Tredici” di Jay Asher

Ciao a tutti e bentornati a trovarmi! Oggi vi parlo di un libro che volevo leggere da tempo un po’ per via della serie Tv che ne è stata tratta, un po’ per la struttura in cui è stato scritto. 
Così insieme alla mia amica Lisse di Pane, Libri e Mocaccino (http://panelibriemocaccino.blogspot.it/?m=1) abbiamo affrontato la lettura di questo inquietante romanzo e in una giornata l’ho divorato!
Venite con me che vi spiego come mai.

CARTA DI IDENTITÀ 


COPERTINA


AUTORE: Jay Asher
TITOLO: 13 
PAGINE: 236
CASA EDITRICE: Mondadori versione del 2008
GENERE: narrativa americana


TRAMA

Clay torna da scuola e fuori dalla porta trova ad aspettarlo una pessima sorpresa: sette audiocassette numerate con dello smalto blu. Ascoltandole, scopre che a registrarle è stata Hannah, la ragazza per cui si è preso una cotta. La stessa ragazza che si è suicidata due settimane prima. Quelle cassette sono il suo modo per avere l'ultima parola sulle vicende che, secondo lei, l'hanno portata alla morte: facendole scorrere, Clay scopre che il destinatario del pacchetto deve ascoltarle e poi passarle al successivo di una lista. Nelle cassette, 13 storie: ognuna legata a una persona che ha dato ad Hannah una ragione per togliersi la vita. Seppur sconvolto, non può resistere alla tentazione di esplorare a fondo la storia che lo riguarda e, guidato dalla voce di lei, visiterà i luoghi che lei vuole mostrargli, finché non gli rimarrà altro da ascoltare...


RECENSIONE



Tragico, terribile, inquietante, drammatico, appassionante,...un vero pugno nello stomaco.

Ecco in sintesi quello che ho pensato sia durante la lettura che al termine a “mente calda”.

Ma partiamo dall’inizio! Si tratta di un romanzo suddiviso in 7 lati A e 7 lati B (quelli delle audiocassette ricevute da Clay!), un pre-ricevimento
                                                                         

 cassette e un post-ricevimento cassette, per cui è un libro che strutturalmente corre molto veloce, ti porta in continuazione ad “ascoltare” i vari lati, in un 


susseguirsi di colpi di scena sempre più forti. 

La voce narrante è quella della vittima, mentre quella “fuori campo” è quella dell’attuale possessore delle cassette che come noi lettori DEVE febbrilmente ascoltarle 
                                                                                     

               ,  in un susseguirsi sempre più crescente di disperazione, rabbia e senso di impotenza visto che sa già di non poter fare più niente ormai.
Hannah con freddezza punta il dito contro tutti coloro che hanno fatto parte della sua irrefrenabile discesa verso il basso e lucidamente “spiega” quale parte del loro comportamento l’ha portata a compiere il gesto estremo! 
Apparentemente in alcuni casi si tratta davvero di “bravate” (una maldicenza, una lista scolastica della più..., un mancato saluto, l’essere usata come taxista,...) che però nella protagonista scavano pian piano un senso di inadeguatezza e una convinzione quasi di “meritare” ciò che le accade.
In altri casi invece ci troviamo di fronte effettivamente a situazioni ben più gravi, tragiche e pericolose.
Hannah accompagna l’ascoltatore tra i suoi ricordi e fisicamente gli chiede di seguire le tappe della sua narrazione: ci troviamo così nella sua casa, al parco, a scuola,...insomma in tutti quei luoghi che per lei sono parte integrante del racconto, quasi potessero anche loro parlare e raccontare quanto hanno visto. 

Non sono riuscita a comprendere quale sia stata comunque la molla che ha fatto scattare in Hannah LA decisione: era benvoluta da molte persone, adorata dai suoi genitori, amata da un ragazzo sensibile e intelligente,...insomma c’erano tutti i presupposti per uscire dal suo dramma, farsi aiutare da qualcuno e arrivare ad un lieto fine! 
Mi sono arrabbiata moltissimo per la rassegnazione mostrata negli ultimi “lati” della cassetta: Hannah VOLEVA farla finita! Stop! Niente e nessuno potevano fermarla, perché lei non voleva salvarsi! E da sola ha velocemente deciso che QUELLA fosse l’unica possibilità e l’ha messa in atto!
Un finale che lascia l’amaro in bocca e che ci porta a riflettere su come anche i comportamenti e le frasi che noi reputiamo più “leggeri” possano in realtà essere considerati in ben altro modo agli occhi altrui.

La scrittura dell’autore è accattivante, giovanile (è un libro dedicato e sugli adolescenti, ma adatto comunque anche ad un pubblico maggiorenne!), intensa, coinvolgente, a tratti “stritolante”: quando inizi non puoi smettere la lettura fino all’ultima riga e man mano che si procede si ha l’impressione di essere risucchiati sempre più giù, verso la fine, verso il punto di non ritorno...mi sembrava di soffocare!







È un libro molto duro, che tratta purtroppo una tematica attuale...ho trovato parecchi spunti di riflessione ma anche parecchia “esagerazione”; mi auguro che LA decisione del suicidio non venga mai presa così a cuor leggero e per motivazioni così futili, senza dare alla vita una seconda chance, in particolar modo come in questo caso, dove di “salvagenti” ce ne sono stati diversi.  







Nonostante qualche parte un po’ “scricchiolante”, consiglio vivamente la lettura di questo romanzo e resto in attesa di conoscere la vostra opinione!!!




GIUDIZIO COMPLESSIVO


Trama: 8
Scrittura: 10
Personaggi:  7
Complessivo: 8 1/2


Un caro saluto a tutti e alla prossima recensione


Simo

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