giovedì 20 settembre 2018

Recensione di “Le tartarughe tornano sempre” di Enzo Gianmaria Napolillo

Buongiorrrrrrrno!!! 
Sono di nuovo in zona Cesarini per le recensioni del trimestre, per cui a ogni ora del giorno e della notte vado di recensioni! Perdonatemi il bombardamento di post!

Ma veniamo ora ad un altro libro impostomi dalla Challenge che mi è nuovamente entrato
nel cuore!

CARTA DI IDENTITÀ 


COPERTINA



AUTORE: Enzo Gianmaria Napolillo
TITOLO: Le tartarughe tornano sempre
PAGINE: 224
CASA EDITRICE: Garzanti
PERCHÉ L'HO LETTO: il mio Cappello Parlante dell’ultimo trimestre in squadra della Challenge Tutti ad Hogwarts con le tre Ciambelle
GENERE: narrativa contemporanea

TRAMA

Salvatore è nato quando in pochi conoscevano il nome della sua isola: un luogo di frontiera posto alla fine del mondo, con il mare blu e la terra arsa dal sole. È cresciuto sulle barche, vicino alle cassette di alici, con lo sguardo nell'azzurro, sopra e intorno a lui. Forse è lì che tutto è cominciato, tra ghirigori nell'acqua e soffi nel vento. Di sicuro è lì che ha conosciuto Giulia, anche se lei vive a Milano con i genitori emigrati per inseguire lavoro e successo. Da sempre Giulia e Salvatore aspettano l'estate per rivedersi: mani che si intrecciano e non vogliono lasciarsi, sussurri e promesse. Poi, d'inverno, tante lettere in una busta rosa per non sentirsi soli. Finché, una mattina, nell'estate in cui tutto cambierà, Giulia e Salvatore scoprono il corpo di un ragazzino che rotola sul bagnasciuga come una marionetta e tanti altri cadaveri nell'acqua, affogati per scappare dalla fame, dalla violenza, dalla guerra. Gli sbarchi dei migranti cominciano e non smettono più. L'isola muta volto, i turisti se ne vanno, gli abitanti aiutano come possono. Quando Giulia torna a Milano, il filo che la lega a Salvatore si allenta. La vita non è più solo attesa dell'estate e amore sincero, corse in spiaggia e lanterne di carta lanciate nel vento. La vita è anche uno schiaffo, un risveglio, la presa di coscienza che al mondo esistono dolore e differenze. Una scoperta che travolge i due ragazzi e che darà valore a tutte le loro scelte, alla loro distanza e alla loro vicinanza.


RECENSIONE

Ecco un libro che si divora in poche ore, perché scritto bene, perché racconta col cuore una dura realtà che ci tocca da vicino e perché Giulia e Salvatore una volta conosciuti non li puoi più abbandonare!

Ambientato nella mai nominata, ma assolutamente ben riconoscibile Lampedusa nei nostri anni, l’autore ci accompagna in una tenera e delicata storia d’amore, sbocciata in tenera età tra un ragazzo dell’isola e una ragazzina milanese che ogni anno vi si reca in vacanza nella casa di famiglia, suggellata da una romantica promessa. 
Accanto scorre la nascita e poi l’evoluzione del triste problema dell’immigrazione, raccontato attraverso gli occhi di Salvatore, Giulia e le centinaia di profughi che la disperazione spinge sulle coste italiane. 

Un punto di vista che non siamo abituati a sentire, fatto di sguardi, di angoscia, di terrore, di umani tentativi di porre semplicemente  in salvo tante vite. Un libro dove di politica non ce n’è, solo la pura e semplice realtà vista da chi la vive ogni giorno; così incontriamo i pescatori che soccorrono le “persone”, non i profughi, gettate in mare semplicemente spinti dall’ovvietà di doverlo fare, incontriamo Alida e Fedele che insegnano con le proprie forze e disponibilità l’italiano ai naufraghi che si sono salvati, superando le reti dei campi dove sono rinchiusi dalle autorità, incontriamo la solidarietà e l’umanità della gente del posto che con discrezione e semplicità porta un sorriso e un gesto buono alle persone in difficoltà.

Ho trovato molto d’effetto la spontaneità con cui tutta questa vicenda viene narrata, facendoci proprio vedere come da un giorno all’altro il volto dell’isola passi da una bellezza selvaggia e incontaminata ad una fitta serie di dolorose cicatrici che crescono giorno dopo giorno: la felicità dirompente e con essa la fanciullezza  lasciano il posto alla dura realtà di questa nuova vita adulta, sconosciuta anche a chi adulto lo è già.

Tornando alla storia di Salvatore e Giulia che è comunque il filo conduttore di tutto il romanzo, ho riconosciuto la voce maschile dell’autore, che anche in questo caso mi ha piacevolmente stupito. Ha descritto con gentilezza, delicatezza e semplicità il nascere di un grande amore, ci ha accompagnati attraverso i sensi alla crescita e alla maturazione di quello che tutti pensavano fosse un sentimento passeggero ed estivo, ci ha raccontato la difficoltà e lo “sbattere” la faccia contro la fredda vita cittadina milanese e ci ha riaccompagnati ad un quantomeno inaspettato epilogo, che mi ha lasciata col sorriso sulle labbra e tante emozioni nel cuore.

I nostri protagonisti sono contorniati da altri personaggi importanti: dai genitori di Salvatore, persone di poche parole ma ricche di sguardi e di gesti profondi, ad Alida e Fedele, amici e compagni di Salvatore non solo sull’isola, che gli sono accanto in molti passaggi fondamentali della sua maturazione, al padre di Giulia, imponente figura ( attenzione: non negativa, ma semplicemente forte!) che osteggia l’amore dei ragazzi per un più concreto e agiato futuro per la figlia.

Insomma, questo volumetto di poco più di 200 pagine racchiude una storia struggente, forte, drammatica, meravigliosa, colma di sentimenti veri, che non potrà fare altro che rapirvi! 

Lo stile dell’autore è particolare, positivamente particolare, vi risucchia senza che ve ne accorgiate e non potrete abbandonare i nostri amici fino alla fine...io ho “dovuto” assumerlo tutto in un fiato! Il fiato che vi verrà mozzato dapprima dai paesaggi incantevoli descritti, poi dalla durezza degli eventi e poi dall’intensità del legame tra le varie figure che popolano queste pagine.

Leggetelo anche voi e raccontatemi cosa vi ha travolti maggiormente!


GIUDIZIO COMPLESSIVO

Trama: 8
Scrittura: 10
Personaggi: 10
Complessivo: 9 1/2

A prestisssssssimo....spero!!!! Vediamo se riesco a vincere la mia corsa contro questo tempo impietoso!!!! 

Simo

mercoledì 19 settembre 2018

Recensione di “Eleanor Oliphant sta benissimo” di Gail Honeyman

Buonanotte a tutti!!! La scuola è nuovamente iniziata e noi: anno nuovo ma vecchie abitudini!
Così mentre la pargola disegna, io ascolto musica e scrivo recensioni 😂😂😂😭😭😭!

Ho finito (finalmente dopo settimane..non per il libro, ma per i sopracitati compiti!!!)) il libro che volevo leggere da un bel pó e quindi corro subito a presentarvelo!

CARTA DI IDENTITÀ 


COPERTINA



AUTORE: Gail Honeyman
TITOLO: Eleanor Oliphant sta benissimo
PAGINE: 352
CASA EDITRICE: Garzanti
PERCHÉ L'HO LETTO: da mesi nella mia TBR (to be read), finalmente è arrivato “l’incastro” perfetto!
GENERE: narrativa contemporanea

TRAMA

Mi chiamo Eleanor Oliphant e sto bene, anzi: benissimo.
Non bado agli altri. So che spesso mi fissano, sussurrano, girano la testa quando passo. Forse è perché io dico sempre quello che penso. Ma io sorrido, perché sto bene così. Ho quasi trent’anni e da nove lavoro nello stesso ufficio. In pausa pranzo faccio le parole crociate, la mia passione. Poi torno alla mia scrivania e mi prendo cura di Polly, la mia piantina: lei ha bisogno di me, e io non ho bisogno di nient’altro. Perché da sola sto bene. Solo il mercoledì mi inquieta, perché è il giorno in cui arriva la telefonata dalla prigione. Da mia madre. Dopo, quando chiudo la chiamata, mi accorgo di sfiorare la cicatrice che ho sul volto e ogni cosa mi sembra diversa. Ma non dura molto, perché io non lo permetto.
E se me lo chiedete, infatti, io sto bene. Anzi, benissimo.
O così credevo, fino a oggi.
Perché oggi è successa una cosa nuova. Qualcuno mi ha rivolto un gesto gentile. Il primo della mia vita. E questo ha cambiato ogni cosa. D’improvviso, ho scoperto che il mondo segue delle regole che non conosco. Che gli altri non hanno le mie stesse paure, e non cercano a ogni istante di dimenticare il passato. Forse il «tutto» che credevo di avere è precisamente tutto ciò che mi manca. E forse è ora di imparare davvero a stare bene. Anzi: benissimo.
 



RECENSIONE

Quando ho iniziato la lettura di questo romanzo ho pensato:”Questa Eleanor è tutta matta!”
Piena di stranezze e sempre pronta a dire tutto, ma proprio tutto, quello che le passa per la testa.
Tuttavia, man mano che procedevo nelle pagine, non potevo che affezionarmi a lei. La vicenda che ha vissuto è talmente raccapricciante che è sorprendente come la sua mente l’abbia protetta rendendola semplicemente una persona “fuori dagli schemi”.

Ambientata ai nostri giorni, nella città di Glasgow, l’autrice ci accompagna nella vita di questa trentenne che lavora come contabile in un’agenzia di graphic design da quando ne aveva ventuno e vive da sola in un alloggio popolare.
Solitaria per via della sua estrema sincerità, additata come pazza dai colleghi, la sua vita scorre tra ufficio, casa, bottiglia di vodka (pur non essendo la classica ubriacona) e la terribile telefonata del mercoledì sera della mamma. Una mamma sicuramente non amorevole, che la rimprovera continuamente, umiliandola senza pietà.
Mentre procediamo nella lettura e nei pensieri di Eleanor, veniamo colti dalla sensazione che qualcosa di atroce è successo nella sua infanzia. 

La scrittrice ha sapientemente saputo tessere una storia coinvolgente ed appassionante, gettando qua e là delle frasi spezzate che lasciano intravedere una verità dura da far emergere, anche dalla stessa protagonista.

I personaggi principali sono Eleanor, appunto, Raymond e la mamma, che pur non vivendo con la figlia, è uno spettro sempre presente, con le sue frasi pungenti e dissacranti. Tuttavia ruotano intorno a loro anche un discreto numero di personaggi secondari che completano la storia, da Bob, il proprietario della ditta dove lavorano i nostri protagonisti, ai diversi colleghi, alla mamma di Raymond, all’adorabile Sammy e figli.

Raymond è stato per me una sorpresa...una bella ed importante sorpresa! Entra in punta di piedi nella vita della ragazza (è l’addetto informatico dell’azienda) e pian piano si trasforma nell’amico e confidente che non ha mai avuto. Sciatto nel vestire e pieno di “difetti” nei suoi modi un po’ spartani di mangiare e di fare, è colui che salverà letteralmente Eleanor da se stessa, obbligandola a compiere il duro viaggio interiore che la porta a capire veramente cosa le sia successo di così impronunciabile, ma soprattutto a riemergere da tutto ciò! È un personaggio quasi irreale: il perfetto amico che ognuno di noi vorrebbe avere; sempre pronto ad intervenire con discrezione e decisione allo stesso tempo, si affeziona davvero ad E. senza secondi fini, andando oltre alle apparenze e alle maldicenze e aiutandola durante tutto il percorso di “rinascita”!

Ma veniamo alla nostra Eleanor. Ho già presentato alcuni tratti della sua personalità: sincera, quasi spacciata, un po’ sciatta, estremamente idealista (si convince di aver trovato l’uomo della sua vita dopo averlo visto una volta...da lontano...ad un concerto! Diciamo che viaggia su un piano non propriamente aderente alla realtà!), viene spesso derisa e accantonata dai colleghi...e dalla madre, un personaggio su cui non mi soffermo per evitare di svelare importanti parti del libro, ma su cui dovrete porre molta attenzione!
È sorprendente come l’incontro con Raymond e il suo ideale principe azzurro le diano la spinta giusta per dare una svolta alla sua vita e affrontare finalmente il suo passato.

Apparentemente sembrerebbe un libro triste, malinconico, pesante e difficile da mandare giù, ma non è così, anzi! L’atmosfera è per buona parte ironica, sovente ci si trova a ridere di gusto per le risposte di Eleanor, e anche nei momenti più tetri e gravi la lettura procede scorrevole e avvincente.

Non mi resta quindi che lasciarvi alla lettura consigliatissima di questo romanzo, che vi catturerà dalla prima all’ultima riga (e anche oltre: al fondo troverete un’interessante intervista a Gail Honeyman), vi farà riflettere su quanto spesso le persone che dovrebbero amarci di più sono quelle che ci fanno soffrire maggiormente e, nonostante tutto, vi lascerà un dolcissimo sorriso sulle labbra!

Come sempre resto ad aspettare con vero piacere la vostra opinione!


GIUDIZIO COMPLESSIVO

Trama: 9 1/2
Scrittura: 10
Personaggi: 10
Complessivo: 9/10


Essendo come sempre in mega ritardo sulla tabella di marcia, vi saluto con un veritiero: a presto!!!!

Simo