domenica 27 ottobre 2019

Recensione di “Ninfa Dormiente” di Ilaria Tuti


Ciao popolo di lettori e bentornati a trovarmi!
Si avvicina la scadenza delle recensioni dei libri letti nel mese per la Challenge pizzaiola delle Ciambelle ed eccomi qui a presentarvi i due romanzi che mi hanno accompagnato in questo mese.
Sono due letture che consiglio a tutti!
Personalmente mi hanno lasciato uno scuotimento non indifferente e ora vi racconto il perché...seguitemi!

CARTA DI IDENTITÀ 


COPERTINA





AUTORE: Ilaria Tuti
TITOLO: Ninfa Dormiente
PAGINE: 478
CASA EDITRICE: Longanesi
PERCHÉ L'HO LETTO: era dall’uscita che scalpitavo per leggerlo. Il libro precedente mi era piaciuto in modo esponenziale e Teresa Battaglia mi mancava un casino! Finalmente ci siamo ritrovate!!
GENERE: Molto molto thriller questa volta...più del precedente! Avevo addirittura paura di leggere le ultime pagine di notte al buio 😂😂😂

TRAMA


"Li chiamano «cold case», e sono gli unici di cui posso occuparmi ormai. Casi freddi, come il vento che spira tra queste valli, come il ghiaccio che lambisce le cime delle montagne. Violenze sepolte dal tempo e che d'improvviso riaffiorano, con la crudele perentorietà di un enigma. Ma ciò che ho di fronte è qualcosa di più cupo e più complicato di quanto mi aspettavo. Il male ha tracciato un disegno e a me non resta che analizzarlo minuziosamente e seguire le tracce, nelle valli più profonde, nel folto del bosco che rinasce a primavera. Dovrò arrivare fin dove gli indizi mi porteranno. E fin dove le forze della mia mente mi sorreggeranno. Mi chiamo Teresa Battaglia e sono un commissario di polizia specializzato in profiling. Ogni giorno cammino sopra l'inferno, ogni giorno l'inferno mi abita e mi divora. Perché c'è qualcosa che, poco a poco, mi sta consumando come fuoco. Il mio lavoro, la mia squadra, sono tutto per me. Perderli sarebbe come se mi venisse strappato il cuore dal petto. Eppure, questa potrebbe essere l'ultima indagine che svolgerò. E, per la prima volta nella mia vita, ho paura di non poter salvare nessuno, nemmeno me stessa".


RECENSIONE

Eccoci di fronte ad un ritorno in grande stile! Ilaria Tuti con “Fiori sopra l’inferno” (https://lamiatestatralenuvole.blogspot.com/2018/04/recensione-di-fiori-sopra-linferno-di.html) ci aveva abituati a libri di altissimo livello e quindi mi aspettavo da lei un altro capolavoro...e così é stato!

La vicenda narrata ci riporta indietro al 1945, tempi di guerra, di violenza, di disperazione.
La regina dei commissari, Teresa Battaglia, viene convocata per far luce su un caso molto antico: il quadro della Ninfa Dormiente. Un dipinto attorno al quale si cela una storia piena di mistero, di potere ancestrale, di radici antiche, di donne, di famiglia,...e di sangue, in primis quello derivante dal tessuto cardiaco con cui è stata creata l’opera.
Da questo particolare inquietante (e geniale!) prende il via l’aspetto investigativo del romanzo. Anche questa volta l’autrice ha dimostrato delle strabilianti doti: innanzitutto ha creato una vicenda su due piani temporali (come già aveva fatto nel precedente) che il lettore non riesce assolutamente a collegare se non alla fine, in secondo luogo fa un minuzioso studio della minoranza (mai riconosciuta!) che vive tuttora in Val Resia e ha tradizioni e cultura completamente proprie che la Tuti  rende coprotagonista della storia, infine sparge sapientemente lungo le pagine indizi che portano il lettore lontano dalla verità, insomma una maestra!!

Accanto alla storia principale troviamo tuttavia in primissimo piano le vite di Teresa Battaglia e del suo braccio destro, l’ispettore Massimo Marini, che in Ninfa Dormiente ritroviamo con un storia davvero toccante che prende vita dall’infanzia e ci permette di conoscere il motivo del suo tormento interiore. Lo troviamo sempre più vicino a Teresa, che ritroviamo in pericolosa discesa verso il baratro della sua malattia.
Accanto a loro conosciamo un nuovo e inquietante  personaggio (che ha fatto parte del passato del commissario!!) che entra a gamba tesa nella storia di base, ma in un modo del tutto inaspettato.
Tutti i personaggi creano col lettore una forte empatia e questo li rende tremendamente umani, così come la descrizione minuziosa (in particolare nel caso di Teresa) dei loro pensieri e delle loro emozioni, dalle più felici alle più tremende e terribili.

Assolutamente scioccante anche tutta la parte di culto della donna: ci troviamo di fronte a riti di stregoneria femminile che pongono le basi della superiorità della donna nel passato più lontano e affondano le radici nella natura. Un altro aspetto profondamente studiato dalla Tuti.

Non posso fare altro quindi che consigliarvi la lettura di questo volume (partite sempre dal primo se non lo avete già fatto!) e aspetto come sempre il vostro parere.



GIUDIZIO COMPLESSIVO

Trama: 10 -
Scrittura: 10
Personaggi: 10
Complessivo: 10


Simo

Recensione di “Quando eravamo eroi” di Silvio Muccino


Ciao a tutti e bentornati nel mio blogghino abbandonato e risvegliato solo una volta al mese per le recensioni delle mie letture. 
Il mio intento é quello di riuscire a pubblicare un po’ più regolarmente e magari pian piano ce la farò.
Il secondo volume che ha (letteralmente!!) allietato le mie ultime serate é stato scelto (lo ammetto) per la sua brevità. Avevo bisogno di un romanzo che mi coinvolgesse e che allo stesso tempo non fosse lunghissimo; così le mie pusher libresche preferite (Lisse e Olimpia) mi hanno suggerito questo titolo...che adesso vi propongo.

CARTA DI IDENTITÀ 


COPERTINA




AUTORE: Silvio Muccino
TITOLO: Quando eravamo eroi
PAGINE: 236
CASA EDITRICE: La nave di Teseo
PERCHÉ L'HO LETTO: 
GENERE: senza dubbio nostalgico ma anche umoristico e divertente

TRAMA

Alex ha trentaquattro anni e sta per tornare in Italia. Dalla sua casa ad Amsterdam guarda una vecchia foto che lo ritrae adolescente insieme ai quattro amici che allora rappresentavano tutto il suo mondo. Gli stessi che ha abbandonato da un giorno all’altro senza una spiegazione, quindici anni prima. Lui, Melzi, Eva, Torquemada e Rodolfo erano indissolubili, fragili e bellissimi, esseri unici e uniti come alieni precipitati su un pianeta sconosciuto a cui non volevano, non sapevano conformarsi. Poi, qualcosa si è rotto.
Ora che Alex sta per affrontare il passo più importante della sua vita, prima di chiudere i conti con quel passato e con la causa della sua fuga, ha bisogno di rivederli perché sente di dover confessare loro la verità. Una verità che lo ha portato ad un punto di non ritorno oltre il quale, di Alex, non resterà più nulla.
Per Eva, Alex è stato il grande amore, per Rodolfo il rivale-amico che aveva rubato il cuore della ragazza di cui era innamorato, per Melzi un dio messo su un piedistallo, per Torquemada un enigma da risolvere.
Nessuno è mai riuscito a superare il dolore di quell’abbandono che ha alterato il corso delle loro vite. Per questo, nonostante tutto, decidono di accettare l’invito di Alex a trascorrere tre giorni nella sua casa in campagna – meta e rifugio di tanti momenti passati insieme. Ma quando vi arriveranno, la rivelazione che li attende sarà infinitamente più scioccante di quanto avessero mai potuto immaginare. Sarà solo l’inizio di un weekend fatto di verità e confessioni, pianti e risate. Al loro risveglio, il lunedì mattina, nulla sarà più lo stesso.


Un romanzo appassionato sulla forza dell’amicizia oltre il tempo e le metamorfosi, sul dolore e la meraviglia del diventare adulti, e sulla possibilità di essere, anche solo per un giorno, gli eroi della propria vita.


RECENSIONE

Quando mi è stato consigliato questo libro e nonostante tutte le recensioni più che positive che avevo letto, ero molto scettica: non ho mai amato Muccino nella sua veste di regista e attore e immaginavo che anche in qualità di scrittore non mi avrebbe convinto...invece mi sbagliavo!

“Quando eravamo eroi” sicuramente non é un capolavoro né di trama, né di scrittura, ma é stato i grado di coinvolgermi parecchio (non riuscivo a smettere di leggerlo e lo prendevo in mano appena avevo un attimo!), di commuovermi un sacco e di farmi ridere a crepapelle!

Ambientato ai giorni attuali, ci fa conoscere cinque  amici per la pelle ai tempi della scuola (Alex, Eva, Rodolfo, Melzi e Torquemada) che dopo la partenza improvvisa di Alex avvenuta 15 anni prima senza alcuna spiegazione.
Da un giorno all’altro il ragazzo ricompare nelle loro vite, invitandoli a trascorrere 3 giorni nella sua casa di campagna, dove avevano trascorso tanti momenti indimenticabili, per le dovute spiegazioni del suo comportamento.
Seppur scettici, gli amici si presenteranno tutti all’appuntamento uscendone poi completamente sconvolti, ma uniti come non mai: Alex come sempre sarà in grado di lasciarli a bocca aperta e allo stesso tempo di essere il collante che li avvicina e li rende migliori!

Si tratta di un libro commovente, fatto di cuore, emozioni a mille, risate, lacrime, ricordi, passione. Un libro che ti afferra già dalle prime righe, per poi lasciarti pieno di speranza e fiducia per il futuro, dopo averti strattonato il cuore per più di 200 pagine.

Il Muccino-scrittore é stata veramente una piacevole scoperta: una trama non così scontata, un colpo di scena notevole su un argomento di cui non ricordo di aver mai letto nulla, una scrittura coinvolgente e lineare nella sua semplicità, insomma promosso!!

Il romanzo scorre veloce tra i ricordi sia di gioventù che delle vite dei vari protagonisti e tra le emozioni esplosive che Alex porta (o meglio riporta) nei suoi amici! 
Quando li aveva lasciati, aveva creato un grande vuoto nel cuore di Eva, una gran rabbia in Rodolfo, una grave assenza in Melzi e un enorme punto di domanda in Torquemada e ora torna a sconvolgere le loro fragili esistenze...non può che avere l’effetto devastante di una bomba su di loro!!

I personaggi comunque sono certamente l’aspetto migliore di questo libro: ognuno di loro viene presentato attraverso il proprio animo, i propri pensieri e le proprie debolezze. Non possiamo non entrare subito in empatia con Eva, la più fragile e allo stesso tempo la più diretta e trasparente, con Rodolfo, nonostante i suoi scoppi di ira e i suoi modi sprezzanti, con Melzi, il bonaccione e maltrattato (dalla moglie) ma con una grande forza che nemmeno lui sa di avere, e Torquemada, lo scrittore meteora che vive con la mamma e maschera dietro alla battuta sempre pronta e a tratti cinica i suoi pensieri.

Insomma non potrete uscire indenni dalla lettura di queste pagine: sono ricche da tanti punti di vista e ci portano a riflettere sul passato, sui ricordi, sui rapporti e su noi stessi.


GIUDIZIO COMPLESSIVO

Trama: 8 1/2
Scrittura: 9
Personaggi: 9
Complessivo: 8/9

Come sempre aspetto i vostri punti di vista!! A presto!


Simo

venerdì 27 settembre 2019

Recensione di "Gli occhi neri di Susan" di Julia Heaberlin

Ciao a tutti e buona giornata!!! Oggi é tempo di scadenza dell’invio recensioni nella Challenge delle Ciambelle a cui sto partecipando e per questo vi presento anche il secondo libro che mi ha tenuto compagnia questo mese. Venite!!!

CARTA DI IDENTITÀ



COPERTINA AUTORE: Julia Heaberlin
TITOLO: Gli occhi neri di Susan
PAGINE: 320 CASA EDITRICE: Newton Compton PERCHÉ L'HO LETTO: secondo e ultimo per me “Libro in viaggio” organizzato da Dolci (http://lemieossessionilibrose.blogspot.com) GENERE: thriller 


TRAMA
 Tessa Cartwright, sedici anni, viene ritrovata in un campo del Texas, sepolta da un mucchio di ossa, priva di memoria. La ragazza è incredibilmente sopravvissuta a uno spietato serial killer che ha ucciso tutte le altre sue giovani vittime per poi lasciarle in una fossa comune su cui pianta dei particolari fiori gialli. Grazie alla testimonianza di Tessa, però, il colpevole finisce nel braccio della morte. A quasi vent'anni di distanza da quella terrificante esperienza, Tessa è diventata un'artista e una mamma single. Una fredda mattina di febbraio nota nel suo giardino, proprio davanti alla finestra della sua camera da letto, un fiore giallo, che sembra piantato di recente. Sconvolta da ciò che quell'immagine evoca, Tessa si chiede come sia possibile che il suo torturatore, ancora in carcere in attesa di essere giustiziato, possa averle fatto trovare un indizio così esplicito. E se avesse fatto condannare un innocente? L'unico modo per scoprirlo è scavare nei suoi dolorosi ricordi e arrivare finalmente a mettere a fuoco le uniche immagini, nascoste per tanti anni nelle pieghe della sua memoria, che potranno davvero riportare a galla la verità...


 RECENSIONE

Vi é mai capitato di non sapere ben definire la vostra opinione su un libro? A me capita abbastanza di rado, ma questa volta é una di quelle! Genericamente posso affermare che quasi tutto il libro mi è piaciuto: la parte iniziale mi ha subito coinvolta e intrigato, quella centrale scorre più lentamente ma comunque é interessante ai fini dell’”indagine” (che personalmente cerco sempre di fare...ma che raramente mi dà dei risultati soddisfacenti! 😂😂😂),...il finale invece...no comment! Ma partiamo dall’inizio! La storia é ambientata in Texas e viene narrata su due piani temporali: il giorno d’oggi e il 1995, anno in cui é avvenuto il fatto principale. La voce narrante (tolto qualche capitolo) é quella di Tessa che ripercorre da un lato la sua adolescenza post-rapimento, con le seduta psicologiche, il rapporto molto particolare (sul quale l’autrice fissa più volte la nostra attenzione!) con la sua migliore amica Lydia e i sentimenti che emergono continuamente dalla sua mente confusa, e da un altro la sua situazione attuale, la donna che è diventata, le nuove sensazioni che prova (o meglio che le vengono fatte provare!) alla luce di particolari prima sepolti,...insomma come avrete capito ci troviamo di fronte ad un thriller più psicologico che non classico. Ho molto apprezzato tutta la parte analitica dell’animo di Tessie che la Heaberlin ha raccontato con dovizia di particolari. Tuttavia ad un certo punto é diventata un po’ pesante e ha rallentato lo scorrimento del romanzo, anche se per fortuna dopo pochi capitoli si è addentrata nella parte finale della vicenda decisamente più vivace. I personaggi purtroppo non sono stati a parer mio sviluppati molto bene: pagine e pagine di descrizioni emotive (sia per le figure di Tessa che di Lydia) incentrate quasi ossessivamente sullo stesso argomento (e ci può stare) ma nessun riferimento ad altro; mi spiego: conosciamo Tessa nel momento del suo ritrovamento nel campo di grano, la seguiamo nella sua psicanalisi durante la quale vengono fatti vaghi accenni ad altri episodi salienti della sua vita (che non verranno mai approfonditi!), nel processo contro il suo presunto assalitore, e poi “bum” la ritroviamo ai giorni nostri, con una figlia (Charlie, che ho adorato!!) e niente altro in mezzo! Cosa ha fatto questa donna nei 20 anni in mezzo? Interessante anche la storia sentimentale che coinvolge la protagonista e che ha fatto battere anche il mio cuore a favore del suo innamorato...insomma Tessa hai il prosciutto sugli occhi?!?!?!? Splendido il rapporto con la figlia Charlie! Complicità, amore profondo, maturità da parte della ragazza,...insomma un bel ritratto madre-figlia che ben si inserisce tra le fila della narrazione. Certamente la parte più interessante é quella legata a Terrell, il presunto killer che Tessa con la sua testimonianza ha contribuito a rinchiudere e che ora si trova nel braccio della morte. Tutta la parte “legale” del romanzo é imperniata sulla possibile innocenza di questo uomo e devo dire che l’autrice ha narrato molto appassionatamente questa parte della vicenda. Ho seguito con trepidazione questa vicenda e devo sottolineare che la scrittrice mi è parsa precisa, ben documentata e coinvolgente!! Veniamo al tasto dolentissimo: il finale! Naturalmente non posso spoilerare, ma senza dubbio posso evidenziare le mie rimostranze! Ho trovato l’epilogo di tutto questo libro affrettato, per niente chiaro, condensato in poche pagine molto superficiali, ... insomma la Heaberlin non poteva concludere peggio di così questa vicenda! Riassumendo posso dirvi che la lettura di questo romanzo é stata interessante e coinvolgente, lo stile dell’autrice frizzante e appassionante, l'idea è buona, peccato per il finale che ha rovinato un buon lavoro.


GIUDIZIO COMPLESSIVO
Trama: 8
Scrittura: 9
Personaggi: 7
Complessivo: 8

Simo

Recensione de “I bastardi di Pizzofalcone” di Maurizio De Giovanni

Ciao a tutti e bentrovati. Periodo di scadenza delle recensioni nella Challenge delle Ciambelle, periodo per me di correre a pubblicarle. Questa volta mi sono preparata però e sono in ferie...trasformate poi in mutua ma questa é un’altra (tristissima 😭😭😭) storia!
Vi presento quindi il primo dei due libri che mi hanno tenuto compagnia questo mese.

CARTA DI IDENTITÀ 


COPERTINA






AUTORE: Maurizio De Giovanni
TITOLO: I bastardi di Pizzofalcone
PAGINE: 353
CASA EDITRICE: Einaudi - Stile Libero Big
PERCHÉ L'HO LETTO: naturalmente per la Challenge alla quale sto partecipando, ma, dopo aver letto il primo libro della serie, ero in trepidante attesa di proseguire le avventure di Lojacono.
GENERE: poliziesco

TRAMA

Non hanno neanche il tempo di fare conoscenza, i nuovi investigatori del commissariato di Pizzofalcone. Mandati a sostituire altri poliziotti colpevoli di un grave reato, devono subito affrontare un delicato caso di omicidio nell'alta società. Le indagini vengono affidate all'uomo di punta della squadra, l'ispettore Giuseppe Lojacono, siciliano con un passato chiacchierato ma reduce dal successo nella caccia a un misterioso assassino, il Coccodrillo, che per giorni ha precipitato Napoli nel terrore. E mentre Lojacono, assistito dal bizzarro agente scelto Aragona, si sposta tra gli appartamenti sul lungomare e i circoli nautici della città, squassata da una burrasca fuori stagione, i suoi colleghi Romano e Di Nardo cercano di scoprire come mai una giovane, bellissima ragazza non esca mai di casa, e il vecchio Pisanelli insegue la propria ossessione per una serie di suicidi sospetti.


RECENSIONE

Dopo mesi di attesa, eccomi finalmente ad affrontare il secondo volume della serie che vede protagonista l’ispettore Giuseppe Lojacono!!!! 
Sicuramente lo conoscerete tutti per via della serie tv che ne é stata tratta, ma, come ben sa chi mi conosce, io preferisco sempre la parola stampata a quella televisiva per cui venite con me a visitare da vicino i “bastardi”!
Mi sono appassionata a questa serie per colpa della mia amica Lisse (http://panelibriemocaccino.blogspot.com) e già il primo libro mi aveva conquistata (http://lamiatestatralenuvole.blogspot.com/2019/05/recensione-de-il-metodo-del-coccodrillo.html), nonostante il finale shock (cosa che ho avuto l’onore di dire direttamente all’autore al Salone del Libro di quest’anno 🥰🥰🥰...che emozione!!!). Il secondo romanzo ha confermato questa mia “conquistazione” (che dite l’Accademia della Crusca accetterà questo nuovo termine?!?!?!)!

Ci trasferiamo dal Commissariato San Gaetano a quello di Pizzofalcone, sempre in una Napoli cupa e malinconica, piena di segreti e di bugie, schiaffeggiata da un mare impetuoso, che riprende gli umori e le solitudini di tanti personaggi.

Il commissariato di Pizzofalcone é un luogo anomalo: macchiato dal disonore, senza più alcuna fiducia da parte dei cittadini, a rischio chiusura e dove sono stati relegati appunto i “bastardi” (agenti che nessuno più vuole poiché con qualche “scheletro nell’armadio”!) di altre compagini.
Capeggiati dall’ottimista commissario Palma, De Giovanni ci svela poco a poco tutti i ragazzi che fanno parte di questa squadra anch’essa anomala: ognuno di loro ha alle spalle (e non solo!) una storia dura e difficile, che la penna dell’autore ci rivela pagina dopo pagina e libro dopo libro; infatti le vicende di Pisanelli,  della Calabrese, di Romano, di Aragona, della Di Nardo e dello stesso Lojacono non sono raccontate nella loro interezza, ma immagino facciano parte della storia che accomuna tutta la serie e pertanto scopriremo poco alla volta...sicuramente un motivo in più per addentrarsi nel prosequio di questi volumi!

Anche questa volta l’omicidio (di una donna della Napoli Bene) e il mistero (della segregazione di una giovane bellissima) protagonisti di questa avventura sono narrati alla perfezione: De Giovanni, come un ragno, tesse la sua tela intorno a noi lettori con la sue doti innate e noi non possiamo che precipitarvi come pere cotte, non avvicinandoci (parlo per me ovviamente) alla corretta risoluzione nemmeno per sbaglio!!! 😂😂😂

Lo stile accattivante, le vicende esposte (numerose ma che mai si accavallano tra di loro!), la scrittura coinvolgente e lineare sono solo alcuni degli elementi positivi che giocano a favore dell’autore.

I personaggi, beh, non possiamo che amarli...ma tutti eh...dal più violento, al più cocciuto, al più “pompato”, ...ognuno ha delle caratteristiche ben precise, delle vicende private difficili con cui coesistere,...insomma sembrano la squadra peggio mescolata possibile. E invece poco per volta impareranno a contare gli uni sugli altri, ad apprezzarsi e a ricredersi. 
Come dicevo sopra, si nota che é l’inizio di un qualcosa, ma odora di un qualcosa di molto intenso, emozionante e interessante...insomma da non perdere.
Anche “i cattivi” sono personaggi interessanti e molto ben delineati nonostante siano i protagonisti solo di questo volume; unica pecca che possiamo dar loro é di essere un po’ “estremi” e un po’ lontani dalla realtà: la moglie perfetta e buonissima, senza alcun difetto se non quello di amare un marito non esattamente “santo”, il marito completamente manovrato e senza alcuna spina dorsale (mah...non mi pare troppo realistico!), la commercialista (dalle unghie laccatissime e rossissime!) a cui nessuno può ribattere,...insomma mi sembrano un po’ parodie in alcune occasioni, nonostante nel contesto non stonino affatto e la vicenda risulti assolutamente scorrevole e ben costruita.

Spero di avervi invogliato ad iniziare la lettura di questo autore e di questa serie in particolare, che mi sta attirando tantissimo e che non vedo l’ora di proseguire: i misteri sono completamente avvolgenti, la storia di base ben dipanata tra le pagine e i vari libri, la scrittura ottima, Lojacono affascinate al massimo...insomma: aspetto i vostri pareri!!!


GIUDIZIO COMPLESSIVO

Trama: 10
Scrittura: 10
Personaggi: 10
Complessivo: 10

Un grazie di cuore a chi è passato a trovarmi e un arrivederci a tra...pochissimo!!!

Simo

domenica 25 agosto 2019

Recensione di “Le signore in nero” di Madeleine St John

Ed eccoci arrivati all’ultima recensione della giornata...mi auguro che in questa carrellata di libri ne scoviate qualcuno di interessante!!


CARTA DI IDENTITÀ 


COPERTINA





AUTORE: Madeleine St John
TITOLO: Le signore in nero
PAGINE: 197
CASA EDITRICE: Garzanti
PERCHÉ L'HO LETTO: ero in ritardo e ho scovato questo adorabile volumetto corto corto ma bello bello
GENERE: romanzo di letteratura contemporanea  

TRAMA

Sydney 1950. Sui manichini spiccano le gonne a balze e i corpetti arricchiti degli accessori più preziosi. Ma Goode's non sono solo i più grandi magazzini della città, dove trovare l'abito all'ultima moda. Per quattro donne che lavorano sono anche l'unica occasione di indipendenza. Mentre con le loro eleganti divise di colore nero consigliano le clienti su tessuti e modelli, nel loro intimo coltivano sogni di libertà, di un ruolo diverso da quello di figlia, moglie e madre. Lesley sogna di continuare a studiare, anche se il padre non ne vuole sentir parlare. Poi c'è Patty che solo sul lavoro sente di valere qualcosa, mentre a casa il marito la tratta come fosse trasparente. Anche per Fay andare al grande magazzino ogni mattina significa sentirsi meno sola. A sorvergliarle come una madre c'è Magda: le sprona a inseguire i loro desideri e a trovare il proprio stile nel vestire, a coltivare l'idea che una donna possa raggiungere qualsiasi obiettivo. Per tutte è in arrivo un tempo di grandi cambiamenti e opportunità inaspettate. Tra un party, un nuovo vestito e nuove consapevolezze, Lesley, Patty, Fay e Magda vivranno il momento magico in cui si decide chi si vuole essere davvero. Madeleine St. John è una delle più grandi autrici del Novecento. È stata la prima autrice australiana candidata al Man Booker Prize. Da questo libro è stato tratto un film di successo diretto da Bruce Beresford, regista di A spasso con Daisy. Il femminismo è il fil-rouge che attraversa tutti i suoi romanzi, precursori di un'epoca di cambiamento. Protagoniste delle sue storie sono le donne: donne forti che inseguono i loro sogni, donne che cercano il loro posto nel mondo, ieri come oggi.


RECENSIONE

Ecco un libro a cui non daresti un soldo bucato e che invece si è rivelato una piacevolissima lettura.

Non mi ha travolta dall’entusiamo o fatto consumare notti insonni nella speranza di terminarlo in fretta, ma mi ha comunque regalato momenti di buona compagnia.

L’ambientazione fa da padrona: i grandi magazzini australiani (ma penso siano simili in tutta Europa) durante gli anni 50! Immaginatevi quindi piani e piani di abiti da cocktail, abiti eleganti, lingerie seducente, trucchi, profumi... insomma un vero e proprio paradiso per tutte le donne.

Le nostre protagoniste lavorano tutte al secondo piano: Lisa (Lesley), Patty e Fay al reparto Abiti da Cocktail e Magda al reparto Modelli Esclusivi.
Le vite delle donne si intrecciano nel corso delle pagine e trattano di emancipazione, immigrazione, maternità difficile,...tutto dal punto di vista femminile ovviamente. Gli uomini in questo libro occupano un posto quasi marginale; ci sono naturalmente e influenzano con i loro comportamenti e le loro
parole quanto avviene alle donne, ma non sono mai i veri protagonisti di quanto avviene.
Le quattro storie si svolgono parallelamente senza mai incontrarsi (ad eccezione di Lisa e Magda) con l’unico punto di incontro presso Goode’s a Sidney, dove sono colleghe.
Non ci troviamo di fronte a vicende particolarmente drammatiche o eroiche; possiamo definirle storie di ordinaria amministrazione che ognuna di noi può vivere.

Quello che affascina, oltre alla scrittura della St John, che ci cattura in modo avvincente e ci trascina all’interno del romanzo con maestria e semplicità, sono proprio questi Grandi Magazzini che oggigiorno ormai sono quasi spariti del tutto e che fanno parte probabilmente dei ricordi di tante di noi, insieme ai cataloghi di Postalmarket e Vestro che tanto mi ricordano questi tempi lontani.
Anche qui ad Asti ormai l’Upim, ultimo grande magazzino della città, ha chiuso tanti anni fa e se voglio riassaporare quell’atmosfera non mi resta che andare a Torino alla Rinascente e tuffarmi nei bagliori delle luci, degli odori e dell’atmosfera quasi magica.

Comunque, ricordi a parte, consiglio vivamente la
lettura di questo piccolo volumetto, che vi regalerà qualche ora di spensieratezza, allegria, un paio di lacrime e un sorriso sognante.


GIUDIZIO COMPLESSIVO

Trama: 7
Scrittura: 9
Personaggi: 8
Complessivo: 8

Eccoci giunti al termine di questo tour de force di recensioni! Non odiatemi...ci risentiamo tra un mesetto!! La mia TBR (lista dei libri da leggere-To Be Read) non è lunga...di più!

Buone letture ❤️❤️❤️

Simo

Recensione di “Domeniche da Tiffany” di James Patterson e Gabrielle Charbonnet

Buongiorno e bentornati a trovarmi! Siamo in dirittura d’arrivo: quarto libro dei cinque che mi hanno tenuto compagnia quest’estate!

La glitterosissima Dolci di http://lemieossessionilibrose.blogspot.com/?fbclid=IwAR0QWCdI-1N7MXMset2cvCq86FN1rO8by9UKn7NFVP0mE9OHytpzCA05WeY&m=1 ha proposto qualche mese fa di partecipare a “Libro in viaggio”, vale a dire al viaggio di un libro tra tante partecipanti, ognuna delle quali lascia un segno e un parere nel libro stesso. Questo é il primo che ho ricevuto!

CARTA DI IDENTITÀ 


COPERTINA





AUTORE: James Patterson con Gabrielle Charbonnet
TITOLO: Domeniche da Tiffany
PAGINE: 258
CASA EDITRICE: Tea - ottobre 2013
PERCHÉ L'HO LETTO: per il motivo di cui sopra e la Challenge delle Ciambelle!
GENERE: rosa rosa rosisssssssimo 

TRAMA

Jane è una bambina solitaria e sensibile. Sua madre, la potente e cinica Vivienne Margaux è una produttrice teatrale di Broadway e non ha tempo per lei: giusto un bacino ogni tanto e qualche rimprovero per un gelato di troppo. Il padre è stato uno dei molti mariti di Vivienne e solo saltuariamente fa capolino nella vita della figlia, accompagnato dalla nuova - e giovane compagna. Ma per fortuna c'è Michael: bello, comprensivo, affettuoso, sempre disponibile ad accompagnare Jane a scuola, a portarla a fare merenda al lussuoso Astor Court del St. Regis Hotel, a rimboccarle le coperte la sera. Solo che... Solo che Michael è un amico immaginario, e il compito degli amici immaginari è quello di accudire i bambini fino ai nove anni di età. Dopo dovranno cavarsela da soli. Per fortuna la loro scomparsa non lascia traccia nella memoria. Ma Jane è diversa da tutti gli altri e non ha dimenticato. A trent'anni ancora pensa con rimpianto a Michael. Lavora per la casa di produzione di Vivienne, è sempre lievemente sovrappeso, è sempre sensibile e solitaria, nonostante un bellissimo fidanzato che sta con lei solo per far carriera. E poi un giorno accade l'impensabile: Jane e Michael si incontrano casualmente a New York. Sono passati più di vent'anni, ma lui è identico, perfetto, non è invecchiato di un giorno. Jane pensa di essere impazzita: Michael esiste? È un uomo? Un angelo? In fondo ha importanza? Quel che conta è che Jane è innamorata e che Michael è l'uomo perfetto per lei...


RECENSIONE

Se volete leggere un libro “totally pink”, questo fa per voi!

Sembra una favola moderna: strega e orco presenti, protagonista infelice presente, salvatore presente e, per non farci mancare niente, amore...sorpresa!!!

Si tratta di un libro che si legge veramente tutto in un fiato: la storia scorre leggera, la trama, pur non brillando di colpi di scena, é movimentata e originale, i personaggi, pur non avendo un particolare spessore, sono simpatici e ci si entra facilmente in sintonia,...insomma romanzo piacevole per tutte coloro che amano movimentare la vita e i sogni con un pizzico di magia!

Conosciamo la protagonista Jane da bambina; ricca ma spesso lasciata sola dai due genitori separati. Il padre fa giusto una fugace ed egoistica apparizione, mentre la madre Vivienne fa parte integrante della sua vita (fin troppo!) anche in futuro. Le sceglie i fidanzati, il lavoro, la carriera,...e la bacchetta, la critica e la mortifica in continuazione...insomma una megera.
Almeno da piccola, poteva contare sull’aiuto del suo amico immaginario Michael, mentre ora ci sono solo Vivienne e Hugh, il fidanzato peggiore di tutta la storia!
Questi due personaggi restano davvero improbabili: per niente realistici e con delle uscite veramente surreali. La mamma si salva almeno dal punto di vista affettivo in corner, ma su Hugh stenderei proprio un velo pietoso.

Nonostante le pecche che ho riscontrato, resta comunque un libro che mi è piaciuto e mi ha coinvolto. La storia é riuscita farmi sognare ad occhi aperti e Michael a farmi credere che l’uomo perfetto al 100% esista! La sua figura é decisamente surreale, ma le sue parole, i suoi comportamenti (non proprio tutti!),  le sue azioni fanno sospirare e venire gli occhi a cuoricino.
Jane resta comunque la mia preferita: santa, paziente, sorridente, ma anche realistica, passionale, vera...mi ha conquistata immediatamente. Ho amato la sua (finalmente dopo più di metà libro!) presa di coscienza e di posizione e lo sviluppo che ne é derivato.

Mentre lo leggevo, ho pensato che sarebbe stata una storia perfetta per un film...e ho scoperto che ne é stato davvero tratto uno qualche anno fa...devo assolutamente recuperarlo! 

Vi lascio...per poco... sperando di avervi incuriosito almeno un po’ e di avervi regalato un consiglio per una lettura da favola!

GIUDIZIO COMPLESSIVO

Trama: 8
Scrittura: 9
Personaggi: 8
Complessivo: 8 +

A tra poco con l’ultima lettura! Aspettatemi!!

Simo

Recensione di “Torta al caramello in Paradiso” di Fannie Flagg

Uhhhhhhhh terza recensione della giornata: sento la spada di Laura (https://www.lalibridinosa.com/?m=1) incombere sulla mia testa, che Damocle spostati proprio!

Anche il libro che vi presento é una piccola chicca. La Flagg ci regala sempre dei libri che profumano di torte fatte in casa, che ci parlano di “casa” e che inevitabilmente ci entrano nel cuore...questo non é da meno!

CARTA DI IDENTITÀ 


COPERTINA





AUTORE: Fannie Flagg
TITOLO: Torta di caramello in Paradiso 
PAGINE: 382
CASA EDITRICE: Bur Biblioteca Universale Rizzoli
PERCHÉ L'HO LETTO: era da un po’ che l’autrice mancava dalle mie letture...era giunto il momento di farcela rientrare!!!
GENERE: dolcemente narrativo

TRAMA

La vita è proprio strana... Lo può ben dire l'ultraottantenne Elner Shimfissle, che un momento prima si inerpica sulla scala per raccogliere i fichi dall'albero e un momento dopo si ritrova a terra, priva di sensi dopo essere stata punta da uno sciame di vespe. I vicini la soccorrono subito e la portano in ospedale dove purtroppo i medici non possono far altro che constatarne il decesso. Alla notizia, parenti, amici e l'intera comunità della cittadina di Elmwood Springs sono colti da un'infinita tristezza e da un rimpianto inconsolabile: con i suoi saggi consigli e la sua purezza di cuore quella generosa e intrepida vecchietta era stata un punto di riferimento prezioso per tutti. Iniziano i preparativi per il funerale e da tutto il paese arrivano fiori e condoglianze. Ma nessuno ha fatto i conti con la defunta... Elner, stesa su una barella in camera mortuaria, apre gli occhi con l'impressione di sentirsi molto meglio e, benché stupita che nessuno si accorga più di lei, si alza, esce dalla porta, percorre il corridoio fino a un ascensore, vi sale e, dopo un viaggio che ha dell'incredibile, si ritrova in Paradiso a vivere un'avventura che non si sarebbe mai aspettata, incontrando persone che non avrebbe mai creduto di poter vedere, esaudendo il suo grande sogno: domandare tutto ciò che ha sempre voluto sapere riguardo alla Vita. Ma forse la sua ora non è ancora giunta, ed Elner potrebbe tornare indietro, nel mondo dei vivi, a rivelare qual è il segreto della felicità.


RECENSIONE

Dalla prima apparizione di Elner nel libro non ho fatto che pensare che vorrei essere proprio come lei quando sarò anziana: sempre con il sorriso sulle labbra, sempre ottimista, sempre con una parola buona per tutti e sempre disponibile ad aiutare il prossimo, anche nascondendo qualche piccolo segretuccio.

Questa nonnina di quasi 96 anni non potrà che entrarvi nel cuore e regalarvi degli attimi di puro spasso, insieme alle ansie della nipote Norma, alla complicità con Macky (il marito di Norma),...e a tutti i personaggi che abitano insieme a loro nella cittadina di Elmwood Springs.

L’autrice Fannie Flagg in questo libro ci regala uno scorcio di pura magia: una passeggiata nientepopodimeno che in Paradiso! Con il suo stile inconfondibile, pieno di humour, di dolcezza e di coinvolgimento completo di tutti i sensi ci delizia con una storia come sempre originale, divertente, a tratti esilarante, ma non per questo priva di spunti di riflessione o di tratti più profondi.

I personaggi che circondano Elner vengono tratteggiati calcando le loro caratteristiche più peculiari: chi è preciso, chi chiacchierone, chi impiccione,...ma sempre con piglio ottimista e col sorriso sulle labbra. Nessuno viene criticato negativamente, nemmeno la defunta sorella di Elner (che a parer mio é la più antipatica e ne avrebbe di sane critiche da ricevere, per la sua superficialità e la sua “fissa” da signora) e tutto il paese sembra quasi essere perfetto. 
In realtà molti di loro, compresa la stessa Elner, hanno delle storie dolorose alle spalle, ma non per questo si sono abbattute o hanno perso la voglia di vivere e di andare avanti, anzi! É anche per questo motivo che adoro la Flagg: nei suoi scritti traspare sempre tanto ottimismo e positività (e un profumino davvero invitante in questo caso! 😜).

Non mi resta che consigliarvi caldamente la lettura di ogni singolo libro di questa scrittrice, soprattutto quando avete bisogno di cancellare la tristezza e la negatività dal vostro cuore e tornare col sorriso sulle
labbra!

Chicca specifica di questo romanzo: diverse ricettine mooooolto interessanti DA SPERIMENTARE ASSOLUTAMENTE!!! Per cui...buon appetito a tutte!


Un abbraccio


GIUDIZIO COMPLESSIVO

Trama: 10
Scrittura: 10
Personaggi: 10
Complessivo: 10


Simo