domenica 2 aprile 2017

Recensione "Pista nera" di Antonio Manzini

Buongiorno e buona domenica a tutti!
Oggi il tempo ad Asti è triste triste: dopo una settimana all'insegna del sole e delle belle giornate è arrivata la pioggia! Pazienza, invece di giochi e bicicletta all'aperto, si legge, si gioca in casa e si finiscono le recensioni 😂😂😂!

Oggi vi parlo del secondo obiettivo della Challenge La Ruota delle Letture che mi proponeva.....La Luna Nera, ovvero un libro da indovinare in base all'immagine della copertina deformata che mi hanno inviato le Laure! Sperando sia quella giusta ho letto Pista Nera di Manzini, ma se fosse anche sbagliata non importa: il libro è stato davvero una piacevole scoperta, per cui se non conoscete ancora Rocco Schiavone, il commissario (anzi no: il vicequestore!!!!) di Polizia trasferito da Roma ad Aosta per motivi ancora a me ignoti, correte a cercare i suoi libri!


CARTA DI IDENTITÀ 


COPERTINA



AUTORE: Antonio Manzini
TITOLO: Pista nera 
PAGINE: 273
EDIZIONE: gennaio 2013 Sellerio editore Palermo 
PERCHÉ L'HO LETTO: all'inizio per la Challenge delle Laure, poi per pura passione della lettura e dell'indagine...provare per credere 👌🏻👌🏻👌🏻
GENERE: romanzo giallo 



SECONDA DI COPERTINA 










TERZA DI COPERTINA







RECENSIONE

Quando mi hanno dato questo obiettivo ho subito pensato a questo libro: da diverso tempo lo vedevo girare nei post delle amiche lettrici e quando ho visto l'immagine da decifrare che mi hanno inviato le Laure non ho avuto tentennamenti. Ma al di là dell'aspetto ludico che mi ha portato a questa lettura, devo dire che ne sono stata piacevolmente colpita!
All'inizio la descrizione un po' troppo macabra del ritrovamento del cadavere mi aveva quasi portato ad interrompere la lettura (ebbene sì ho uno stomaco delicato e una mente che rimugina per giorni alle immagini di questo tipo 🤢🤢🤢), ma per fortuna è stato appunto solo un momento; il romanzo prosegue con tutta la parte investigativa e ho potuto dormire sonni tranquilli...più o meno! Eh si, perché una volta addentrati nella vicenda mica si può più abbandonare: "bisogna" scoprire l'assassino, il movente e quali prove hanno condotto Schiavone a lui.
Il giallo per cui è scritto magistralmente: la lettura scorre veloce e coinvolgente, i personaggi sono descritti non con eccessiva dovizia (ma poco importa, poiché ciò che resta sempre chiaro è "che siamo tutti un po' parenti in paese". Non so perché ma questa cosa mi faceva troppo ridere ogni volta che veniva scritta) ma con particolari che ti restano impressi, "la storia dentro la storia" poi mi ha positivamente spiazzato: due indagini al prezzo di una in una manciata di pagine, per non parlare delle righe scritte in corsivo: che bella storia d'amore!!! Bravo bravo Manzini, la lacrimuccia a me è scappata quasi subito!

Non posso però concludere questa recensione senza spendere due parole per Rocco! Eh si o lo ami o lo odi...subito subito mi è stato antipatico: spaccone, maleducato, cafone, latin lover, romanaccio de Roma, non parliamo di come tratta gli agenti più stupidelli, metodi non particolarmente ortodossi per ottenere i suoi scopi, amante delle canne, non disdegna arrotondamenti alternativi delle sue entrate economiche,...insomma altro che Orazio ( scusate la divagazione Csi Miami!).  Eppure eppure eppure qualcosa ti cattura, intravedi che non tutto è come appare, qualche frase buttata qua e là fa spuntare il cuore che tiene ben nascosto e via...proprio antipatico e cattivo non è, forse è solo il risultato di ciò che ha vissuto e che ha visto nel corso della sua vita, un po' come ognuno di noi: imperfetto ma buono in fin dei conti...e poi l'entrata in chiesa con annessi e connessi...stavo rotolando dal ridere.

Cari lettori...non fatevi scappare questa piccola perla! La Sellerio ci insegna che nel "libro piccolo ci sta il romanzo buono"!

Buona domenica a tutti!


GIUDIZIO COMPLESSIVO

Trama: 9 
Scrittura: 9 1/2
Personaggi: 9
Complessivo: 9 +

Simo


Partecipo al:

Challenge 2017 La Ruota delle Letture

Challenge del gruppoletturadenoialtrisufb

Recensione "La forma dell'acqua" di Andrea Camilleri

Ciao a tutti e bentornati sul mio povero blog abbandonato! Arrivo da diversi mesi di impegni divertenti (Il calendario dell'avvento organizzato come ogni anno dall'Associazione Scrappers Italia che prima del Natale 2018 ho intenzione di farvi vedere!!! Ah ah ah) e meno divertenti (compiti di in quinta elementare diventati moooooolto pesanti e problemi vari) ma ora cercherò di essere più diligente ;-)


Quest'anno partecipo a La Ruota delle Letture, la challenge congiunta organizzata da Laura La Libridinosa e Laura La biblioteca di Eliza: ogni due settimane le donzelle girano per noi la ruota delle letture e ci danno due spunti librari da leggere e recensire. Oggi vi presento il mio primo obiettivo dell'ottavo giro (si il tutto è iniziato a dicembre ma come vi dicevo sono stata parecchio indisciplinata e svogliata 😜): libra da cui è stato tratto un film. E come potevo non leggere qualcosa di lui, il mio amato Commissario Montalbano!!!! Sono così finita a ripescare questa vecchia indagine.


CARTA DI IDENTITÀ 


COPERTINA





AUTORE: Andrea Camilleri 
TITOLO: La forma dell'acqua
PAGINE: 171
EDIZIONE: Cde 
PERCHÉ L'HO LETTO: per lui, Montalbano, e per la challenge ovviamente. Voi non lo sapete ma a casa mia il lunedì sera c'è una vera e propria congiura contro di lui: alla voce "Cosa si guarda stasera in TV?", tutti rispondono in coro "Non Montalbano!"...cioè mi capite che non mi resta altro che leggere i libri e aspettare le repliche...😂😂😂...o buttarli tutto fuori di casa per 3 ore!!!!
GENERE: romanzo giallo



TRAMA

Il primo omicidio letterario in terra di mafia della seconda repubblica - un omicidio eccellente seguito da un altro, secondo il decorso cui hanno abituato le cronache della criminalità organizzata - ha la forma dell'acqua (""Che fai?" gli domandai. E lui, a sua volta, mi fece una domanda. "Qual è la forma dell'acqua?". "Ma l'acqua non ha forma!" dissi ridendo: "Piglia la forma che le viene data"). Prende la forma del recipiente che lo contiene. E la morte dell'ingegnere Luparello si spande tra gli alambicchi ritorti e i vasi inopinatamente comunicanti del comitato affaristico politico-mafioso che domina la cittadina di Vigàta, anche dopo il crollo apparente del vecchio ceto dirigente. Questa è la sua forma. Ma la sua sostanza (il colpevole, il movente, le circostanze dell'assassinio) è più antica, più resistente, forse di maggior pessimismo: più appassionante per un perfetto racconto poliziesco. L'autore del quale, Andrea Camilleri, è uno scrittore e uno sceneggiatore che pratica il giallo e l'intreccio con una facilità e una felicità d'inventiva, un'ironia e un'intelligenza di scrittura che - oltre il divertimento severo del genere giallo - appartengono all'arte del raccontare. Cioè all'ingegno paradossale di far vedere all'occhio del lettore ciò che si racconta, e di contemporaneamente stringere con la sua mente la rete delle sottili intese.



RECENSIONE

Questo libro è proprio il primo che vede protagonista il Commissario Montalbano. Risale (mamma mia che parolone, neanche avesse 50 anni!) al 1994 e in tutta onestà devo dire che non ha nulla da invidiare agli altri che ho letto e visto in TV (purtroppo anche se mi riprometto di leggere sempre prima il libro e poi eventualmente vedere il film non sempre riesco, per cui soprattutto per questo personaggio ahimè prevalgono questi ultimi!). Comunque come dicevo anche questa indagine è appassionata, intrigante e coinvolgente.
La storia personale del Commissario ( con la mitica Livia e tutte le altre che spesso lo circondano; in questo caso troviamo l'affascinante Anna Ferrara, ispettrice della Squadra mobile di Montelusa e figlia di un suo compagno di scuola, innamorata senza speranza di lui che lo aiuta nelle indagini) ci viene raccontata come sempre a sprazzi tra l'indagine, che ha come protagonista un uomo politico e tutto ciò che circonda questo mondo in una moderna Sicilia: corruzione, tradimenti, amanti, cospirazioni,... e che si contrappone alla povertà ( la storia di Gegé, uno degli spazzini - geometra senza lavoro a cui con generosità è stato donato l'attuale impiego- che ha ritrovato il cadavere, è cruda e rappresentata in tutta la sua disperazione, ma anche qui il Commissario non fa che distinguersi per umanità e giustizia...la sua personale giustizia, non quella ufficiale!).
Via via che le indagini si snodano e fanno emergere i vari elementi che porteranno alla risoluzione del caso, vengono alla luce da un lato la grettezza umana che porta a compiere gli atti più tremendi pur di ottenere un po' di potere, dall'altro la più smodata e insana passione che in casi così estremi porta anch'essa a compiere gesti imperdonabili.
Montalbano mostra fin da subito il suo acume investigativo, ma un'umanità tutta sua ("un dio di quart'ordine" lo definisce la Livia) che anche nel momento in cui espone il caso al questore mira a proteggere le vittime in diverso modo coinvolte dell'uccisione di Luparello.

Personalmente non ho visto il film tratto da questo volume, ma sicuramente vi consiglio la lettura del romanzo: breve ma davvero denso di colpi di scena, passioni, disperazione, lotte di potere, ... come solo Camilleri sa donarci.


GIUDIZIO COMPLESSIVO

Trama: 9 
Scrittura: 9
Personaggi: 9
Complessivo: 9

Simo


Partecipo al:

Challenge 2017 La Ruota delle letture

Reading Challenge 2017 del gruppoletturadenoialtrisufb