sabato 20 ottobre 2018

Recensione di “I racconti degli speciali” di Ransom Riggs

Ciao a tutti! Oggi vi presento un libro davvero particolare che mi è piaciuto tantissimo (come tutta la serie che ho letteralmente divorato!).
Si tratta di una raccolta di racconti molto singolari e con una morale profonda, insomma è un libro da divorare (io personalmente l’ho terminato in 3/4 giorni!).
Ma venite con me che ve ne parlo approfonditamente!

CARTA DI IDENTITÀ 


COPERTINA



AUTORE: Ransom Riggs
TITOLO: I racconti degli speciali
PAGINE: 202
CASA EDITRICE: Rizzoli
PERCHÉ L'HO LETTO: dovevo leggere una raccolta di racconti e, come sempre, è giunto il consiglio della mia Spaccialibri personale Lisse http://panelibriemocaccino.blogspot.com/?m=1 che mi ha consigliato un’altra azzeccatissima lettura
GENERE: fantasy 

TRAMA

Quella degli Speciali è una storia antica, che comincia molto prima dell’arrivo di Miss Peregrine; è una storia che riecheggia misteri e stravaganze ed è custodita in questa raccolta di racconti curata proprio da uno Speciale, Millard Nullings, il ragazzo invisibile ospite della casa di Miss Peregrine. All’interno di queste storie dal retrogusto fiabesco, e talora venate da un’atmosfera gotica, si muovono personaggi fantastici, spesso spaventosi, ma anche divertenti e assolutamente bizzarri: una principessa squamosa dalla lingua biforcuta; una ragazzina spericolata, amica degli incubi; un ragazzo capace di parlare al mare e una strampalata comunità di facoltosi e raffinati cannibali. Tutti ci accompagnano in un singolare viaggio agli albori della società degli Speciali, trasportandoci nella sala macchine di un universo parallelo e affascinante. 


RECENSIONE

La saga dei Ragazzi Speciali di Miss Peregrine si arricchisce di questo libro interessante e ricco di racconti “speciali”. 
Come ogni favola che si rispetti quando il lettore inizia a leggerla non può fare altro che finirla; poi però ne inizia un’altra altrettanto coinvolgente e che si fa? Mica la lasciate in sospeso?!?!? È così che accade a queste 10 storie che compongono il volume. Analogamente a Cappuccetto Rosso, La Bella Addormentata nel bosco, Cenerentola,... anche Gli splendidi cannibali, La principessa dalla lingua biforcuta, Il ragazzo che sapeva trattenere il mare,...hanno la loro morale, applicabile tranquillamente non solo al mondo degli Speciali e che come spesso accade ci lascia un po’ con l’amaro in bocca nella sua giusta conclusione.

Il libro si compone di 10 racconti:
1) Gli splendidi cannibali
2) La principessa dalla lingua biforcuta
3) La prima ymbryne
4) La donna che era amica dei fantasmi
5) Cocobolo
6) I piccioni di Saint Paul (che già era comparsa nel secondo romanzo della serie)
7) La ragazza che domava gli incubi
8) La locusta
9) Il ragazzo che sapeva trattenere il mare
10) Il racconto di Cuthbert

Ognuno é ambientato agli albori della nascita degli Speciali, quando ancora vivevano tra gli esseri umani, ma già si respirava aria di timore e paura nei loro confronti.
Ogni personaggio presentato nella sua condizione di emarginato, in alcuni casi dai suoi stessi simili, ha tuttavia uno spirito di giustizia e di coraggio che lo aiuta ad affrontare comunque le varie situazioni che si presentano.
Ho trovato molto interessante ed originale il fatto che si attribuisca la stesura, o meglio la ricerca e la raccolta, di questo volume a Millard, il ragazzo invisibile e geniale che abbiamo incontrato già nella serie madre, ma questo è davvero l’unico punto di raccordo con la saga, per il resto è un romanzo che vive di vita propria.

Anche in questi racconti, seppur brevi, l’autore ha saputo confezionare dei piccoli gioiellini. 
Tutti sono coinvolgenti ed appassionanti, alcuni interessanti ed “istruttivi” (come quello sulla nascita delle ymbryne e sulla necessità di  emarginare gli Speciali dal resto del mondo, avido e crudele nei loro confronti), altri molto teneri e commoventi (come la donna che vedeva i fantasmi e poteva parlare con loro, toccata da un triste lutto nell’infanzia che la porterà prima all’isolamento e poi finalmente all’amore e alla felicità o Cocobolo, dove l’accettazione di se stessi e il rapporto col padre passano attraverso una vita di sofferenze; oppure ancora la Locusta, dove il piccolo protagonista trascorre tanti momenti di solitudine per via del rapporto molto difficile col padre o il racconto di Cuthbert, nel quale un gigante dall’animo generoso e buono viene ingiustamente trasformato per via della cattiveria umana, insomma preparare i fazzoletti che serviranno!), altri ancora crudeli (come quello dei cannibali che da mansueti e gentili diventano sempre più audaci e insolenti per via della cupidigia e dell’avidità di altri Speciali, o quello del ragazzo in grado di dominare il mare, che nonostante la sua generosità viene incolpato da gente senza scrupoli e costretto a fuggire continuamente per evitare di diventare uno schiavo alla mercé di persone violente e senza cuore).
Ho ritrovato la grande fantasia e la capacità di Riggs di stupirmi con personaggi sempre nuovi e mai scontati e, nonostante la brevità dei racconti, ha saputo stuzzicare il mio interesse.
Per me è molto difficile recensire dei racconti, per di più cercando di non spoilerare, ma spero di avervi dato lo spunto per leggerli. In questo caso specifico pur facendo parte di una serie non è necessario averla letta precedentemente, poiché non sono vi sono né collegamenti né cenni a situazioni narrate nei precedenti volumi. 
Si leggono tranquillamente in pochi minuti e lasciano una piacevole sensazione di conclusione ogni volta. Se a ciò aggiungiamo la scrittura scorrevole e coinvolgente di Riggs e la sua innata bravura nel tessere situazioni strabilianti e nel creare personaggi davvero incredibili, il mio consiglio non può che essere uno solo: leggetelo leggetelo leggetelo e come sempre fatemi sapere la vostra opinione!

Buon weekend a tutti!



GIUDIZIO COMPLESSIVO

Trama: 10
Scrittura: 10
Personaggi: 10
Complessivo: 10

Un abbraccio e a presto!

Simo

mercoledì 17 ottobre 2018

Recensione di “Sharp Objects” di Gillian Flynn

Buongiorno lettori e bentrovati!!!
Ho terminato già da qualche tempo la lettura di questo romanzo, ma come al solito non riesco mai a gettarmi sulla recensione in tempi brevi...capita solo a me? Comunque vedo se perlomeno riesco a non arrivare all’ultimo minuto come mio solito!

Oggi vi presento un libro che mi ha lasciato sensazioni strane e particolari. So che ne è anche stata tratta una mini serie televisiva che personalmente non ho visto (e non vedrò mai)!

Ma venite con me che tento di spiegarmi!

CARTA DI IDENTITÀ 


COPERTINA




AUTORE: Gillian Flynn
TITOLO: sharp objects
PAGINE: 346
CASA EDITRICE: Rizzoli
PERCHÉ L'HO LETTO: il mio Cappello Parlante per il mese di settembre-ottobre nella Challenge Tutti ad Hogwarts con le tre Ciambelle
GENERE: giallo-thriller psicologico

TRAMA

Otto anni dopo essere andata via da Wind Gap, la cittadina soffocante in cui è nata e cresciuta, Camille Preaker lascia Chicago per tornare in quel minuscolo avamposto cattolico del Missouri battista, luogo sperso nel nulla, dove la gente si illude di sapere come stare al mondo. È il giornale per cui lavora a spedirla laggiù, in seguito alla scomparsa della piccola Natalie Keene. Caso che somiglia a quello di un’altra bambina svanita nel nulla poco tempo prima, ricomparsa il giorno dopo nel letto di un torrente, strangolata. Aveva solo nove anni.Anche il cadavere di Natalie viene rinvenuto ben presto e la comunità di Wind Gap deve arrendersi all’evidenza: la mano che si è abbattuta con brutale meticolosità sulle due bambine è la stessa. A rivelarlo è un unico, macabro dettaglio. Con caparbietà, Camille porta avanti la propria indagine sfidando le rigide norme sociali di una cittadina bigotta e pettegola, ma soprattutto è costretta ad affrontare la madre, una donna fredda e manipolatrice, ammirata dai vicini e temuta dentro casa, da cui era fuggita ancora ragazza. L’inchiesta si gonfia come un fiume in piena e Camille non è più in grado di tenere a freno i ricordi e il male che contengono.


RECENSIONE

Ecco un altro libro che, nonostante sia scritto bene e abbia una trama abbastanza coinvolgente e ben strutturata, mi ha lasciato un senso di tristezza e amarezza.

La trama si svolge inizialmente a Chicago, dove la protagonista Camille Preaker lavora come giornalista di cronaca presso il Chicago Daily Post, quarto quotidiano locale. 
Il suo capo Frank Curry (un tipo rude che la ama come una figlia) per cercare di fare un bello scoop decide di mandarla ad indagare nella cittadina natale della ragazza, Wind Gap, dove nell’arco di poco più di un anno una bambina è stata uccisa e un’altra è stata rapita e così la vicenda si sposta in questo paesone del Missouri, dove vive ancora l’ “adorata” famiglia di Camille (patrigno, sorellastra e la madre, Adora).

L’atmosfera è da subito cupa e pesante: la donna era letteralmente fuggita dalla madre otto anni prima e a Wind Gap si nasconde l’origine del suo dramma personale: la morte della sorellina e i tagli che per lungo tempo si è autoinflitta.

Appena compare Adora sulla scena, si capisce subito il motivo per cui non volesse tornare: donna fredda e autoritaria, completamente matriarcale e ricchissima (siamo di fronte alla famiglia che ha praticamente fondato la città), tratta la figlia come un ospite...che puzza!
Il patrigno è completamente dipendente (direi assuefatto) dalla moglie ed è un burattino privo di personalità e la sorellina tredicenne, Alma, è un personaggio che vi lascerà davvero senza parole: cinica, dispotica, sensuale, fredda e crudele, salvo essere amabile ed affettuosa con la madre. È un personaggio che mi ha a dir poco sconvolta e, come mamma, mi ha fatto accapponare la pelle: una ragazzina che si atteggia a donna ci può anche stare (magari con un limite!), una bulletta di scuola ci sta già un po’ meno anche se ahimè è attualità, ma una vera e proprio torturatrice e manipolatrice di ragazzini mi sembra un po’ troppo fuori dagli schemi e dalla realtà. Mi è parsa una figura un po’ troppo portata all’esagerazione; è quasi da film horror.

Accanto a Camille troviamo anche dei coprotagonisti più veritieri e plausibili, come il detective Richard Willis, fatto venire appositamente per il caso da Kansas City, un personaggio positivo e ricco di fascino che colpirà la stessa Camille e diventerà il suo braccio destro (e non solo) nella risoluzione del caso o meglio tra dispetti e sgambetti, come si fa tra giornalista e poliziotto, si scambieranno importanti informazioni.

Un pensiero sulla protagonista non può mancare! Camille è senza dubbio un personaggio complesso e ben articolato, la sua storia personale compare pian piano tra un ricordo e una frase buttata lungo le pagine ed è anch’essa davvero terribile, ma lascio a voi il piacere di scoprirla. Tuttavia, pur avendo vissuto esperienze davvero pesanti e diffficili, ho trovato sempre un fondo di ottimismo e positività nel suo modo di essere; anche nei momenti più cupi non si è mai abbandonata al peggio, ma ha avuto la forza di riemergere e comunque di chiedere aiuto...questo ne ha fatto un quadro molto positivo per me.

Tornando alla trama come avrete capito ci troviamo di fronte ad un mistero da risolvere: una e poi ahimè due bambine rapite e uccise, la polizia che brancola nel buio e la nostra Camille che tra drammi personali e doveri di lavoro dipana pian piano una matassa davvero ingarbugliata. 
Personalmente lo giudico discreto dal punto di vista prettamente enigmatico, perché ad un certo punto del libro pure io, che non brillo certo di intuito investigativo, avevo capito chi fosse il colpevole. Tuttavia, la scorrevole ed intrigante scrittura dell’autrice, capace di creare la giusta dose di suspance e di catturare la curiosità del lettore, lo rendono una lettura piacevole.

Riepilogando quindi posso certamente consigliare la lettura, perché comunque è piacevole, si legge e si segue bene, qua e là troviamo sparsi sia indizi sul caso che flashback del “giallo” vissuto anni prima dalla protagonista, i personaggi sono ben delineati e la scrittura mi è piaciuta; di contro posso dire che la vicenda trattata è da stomaci un po’ forti e non adatta alle mamme facilmente impressionabili come me. Nonostante il parere parzialmente positivo che mi sento di dare, la sensazione cupa e triste che mi ha trasmesso non ne fanno certamente una delle mie letture preferite.


GIUDIZIO COMPLESSIVO

Trama: 7
Scrittura: 10
Personaggi: 8
Complessivo: 8 1/2

E voi? Lo avete letto? Come sempre sarei felice di leggere la vostra opinione.

Un abbraccio 

Simo