domenica 20 maggio 2018

Recensione “Cento giorni di felicità” di Fausto Brizzi

Ciao a tutti, lo so lo so in questo weekend vi sto sommergendo di recensioni, ma sono tutti libri stupendi...me lo confermerete ne sono certa!!

Quello che sto per presentarvi è probabilmente il più bello e toccante!

Eccovelo!

CARTA DI IDENTITÀ 


COPERTINA





AUTORE: Fausto Brizzi
TITOLO: Cento giorni di felicità 
PAGINE: 385
CASA EDITRICE: Einaudi ottobre 2013 collana Stile Libero Big
PERCHÉ L'HO LETTO: mi è stato caldamente consigliato e avevo giusto giusto un buco tra le mie varie letture
GENERE: narrativa italiana


TRAMA

Non a tutti è concesso di sapere in anticipo il giorno della propria morte. Lucio Battistini, quarantenne ex pallanuotista con moglie e due figli piccoli, invece lo conosce esattamente. Anzi, la data l’ha fissata proprio lui, quando ha ricevuto la visita di un ospite inatteso e indesiderato, un cancro al fegato che ha soprannominato, per sdrammatizzare, «l’amico Fritz». Cento giorni di vita prima del traguardo finale. Cento giorni per lasciare un bel ricordo ai propri figli, giocare con gli amici e, soprattutto, riconquistare il cuore della moglie, ferito da un tradimento inaspettato. Cento giorni per scoprire che la vita è buffa e ti sorprende sempre. Cento giorni nei quali Lucio decide di impegnarsi nella cosa piú difficile di tutte: essere felice. Perché, come scriveva Nicolas de Chamfort, «la piú perduta delle giornate è quella in cui non si è riso».


RECENSIONE

Scrivere una recensione su un libro come questo non è sicuramente semplice: inevitabilmente ti immedesimi con terrore nel protagonista e ti chiedi cosa faresti se fossi al suo posto, pensi ai cari che ci sono passati e a cosa potesse essergli passato per la mente quando hanno saputo che la fine era inevitabile e ricacci indietro le lacrime e il groppo che hai in gola.

Perché allora intraprendere una simile lettura per quanto straconsigliata e amata da tanti? 
Semplicemente perché già alla prima riga ne sei inesorabilmente catturata e stregata, perché anche se il finale è già scritto a pag. 5 la fine non è poi così scontata e perché è un libro toccante, commovente, divertente,...e bello...ma bello davvero! 

Non so come l’autore abbia avuto una simile idea per la trama di questo libro (anzi si lo so perché sono andata a cercarmi una sua intervista per capirlo!), ma so con certezza che mi trovo di fronte ad una piccola opera d’arte!

La trama vi dà l’argomento: la Malattia del secolo (qui simpaticamente chiamata l’amico Fritz!), ma quello che sicuramente non vi aspettate è come viene trattato.

Innanzitutto la struttura ha già dell’originalità: un conto alla rovescia degli ultimi 100 giorni di vita del protagonista. Mi ha lasciata stupita per la crescente disperazione che mi aspettavo di trovare nel voltare pagina dopo pagina e che invece non c’è!
Lucio non si fa mai abbattere, è completamente preso dal suo “progetto” di raggiungere gli obiettivi che si è prefissato che il sopraggiungere della fine è un aspetto quasi secondario. È ottimista, preso dalle incombenze quotidiane, si impegna a sconfiggere la malattia ma non ne fa la sua ragione principale, si dedica piuttosto anima e corpo a lasciare un buon ricordo di sé e a fare in questi 100 giorni tutto ciò che avrebbe voluto fare nel corso degli anni che l’amico Fritz putroppo gli strappa via.

Accanto a questa struttura, troviamo una scrittura veloce, scattante, coinvolgente! Brizzi non racconta per filo e per segno le giornate di Lucio, non è un diario nel senso tradizionale del termine, ma piuttosto una manciata di pensieri buttata sulla carta: ci spiattella nero su bianco ogni cosa degna di nota che attraversa la mente del protagonista e noi...subiamo, ridiamo, piangiamo, riflettiamo, pensiamo,...insieme a lui! 

Conosciamo Lucio sin dalla prima pagina: il suo carattere gioviale, il suo innato humour, la sua passione per la pallanuoto e il suo ruolo di allenatore di una squadra di serie...Z da quanto sono ultimi in classifica, il suo amore smisurato per i suoi bambini e per la sua adorata  Paola, il forte legame con gli amici di sempre Corrado e Umberto nonché il suo goloso vizietto per le ciambelle dell’amato suocero.
Pagina dopo pagina vediamo concretizzarsi i suoi desideri, anche se per il più importante dobbiamo aspettare le ultime pagine...e si perché il caro Lucio, subito prima di conoscere l’amico Fritz, ha compiuto la più grande cazzata della sua vita e ora deve assolutamente rimediare in tempo!

Accanto a lui troviamo parecchi personaggi secondari ma importantissimi: Paola in primis, l’amore della sua vita che ha un atteggiamento forse un po’ improbabile realmente, ma che mi ha affascinata e ho molto apprezzato per il suo temperamento; gli adorabili figli Lorenzo lo smontatutto e l’ecologica Eva, che vi regaleranno dei momenti di puro divertimento; gli amici d’infanzia Corrado, lo sciupafemmine pilota d’aerei e Umberto, il tranquillo veterinario, che, nonostante le differenze abissali di carattere, sono sempre pronti ad accorrere l’uno per l’altro, si capiscono al volo, ne combinano di tutti i colori...a qualunque età...una bella bellissima immagine della vera amicizia; ma quelli che ho amato di più sono Oscar e Massimiliano.
Oscar è il suocero pasticcere, che, nonostante la situazione in cui si è cacciato il protagonista, gli offre sempre una spalla e una ciambella (mannaggia alle sue ottime ciambelle fritte!!!), oltre ad un lavoro di investigazione per ritrovare una donna di cui si è invaghito (la prima volta dopo anni di vedovanza!). È un uomo semplice, tutto d’un pezzo, schietto e sincero, fatto di sentimenti veri e con una lingua senza peli...un suocero davvero invidiabile. 
Massimiliano invece è il titolare di un negozio proprio speciale, chissà se esistesse davvero quanti affari farebbe...perché di negozi così ne servirebbe uno in ogni città!!!! Andate a scoprire di cosa si tratta...sicuramente vi farà sorridere ma non solo. Comunque sia Massimiliano è un raggio di sole nella
vita di Lucio e nel suo piccolo gli dona quello che aveva bisogno: un nuovo amico su cui contare, che non giudica e ascolta, un uomo saggio che mette la sua esperienza di vita a disposizione del prossimo, con una buona tazza di the e dei biscottini...che non fanno mai male.


Anche di questo libro si potrebbe scrivere ancora parecchio, ma mi sono già dilungata parecchio e non vorrei farvi...russare!

Vi lascio, quindi, con un solo pensiero: leggetelo, leggetelo, leggetelo! Non avrete tempo di annoiarvi e neanche di tirare il fiato un momento, ma anche dopo l’ultima riga vi resterà impresso nel cuore e nella mente...come una goccia che non si scioglie e non scivola via.


GIUDIZIO COMPLESSIVO

Trama: 10
Scrittura: 10
Personaggi: 10
Complessivo: 10

P.s. Come sempre...aspetto il vostro pensiero!!!

Buona domenica a tutti!


Simo

sabato 19 maggio 2018

Recensione di “Il matrimonio di mia sorella” di Cinzia Pennati

Buon pomeriggio a tutti e bentrovati in questo weekend di recensioni librarie!!!!
Come al solito mi riduco all’ultimo, ma per fortuna le mie compagne di squadra questo mese capitanate dalla Cara  Mariangela di http://ilcuoredentroallecose.blogspot.it mi sostengono e mi incitano! Grazie di cuore a tutte! ❤️❤️❤️

Ma ora venite a conoscere il mio Cappello Parlante di questo mese!

CARTA DI IDENTITÀ 


COPERTINA




AUTORE: Cinzia Pennati
TITOLO: Il matrimonio di mia sorella
PAGINE: 240
CASA EDITRICE: Giunti 
PERCHÉ L'HO LETTO: è il mio Cappello Parlante nella Challenge delle Laure e della Bacci ❤️!
GENERE: narrativa “al femminile”


TRAMA

Bellissima e sognatrice, da sempre Celeste è la prediletta della famiglia, adorata dagli amici e dai numerosi corteggiatori. E finalmente è arrivato il giorno che tutti aspettavano: le nozze con Roberto, l'uomo ideale, solido e affidabile. Un matrimonio in grande stile, con un abito da favola e la chiesa traboccante di fiori. Ben diverso dalla rapida cerimonia con cui si è sposata la sorella maggiore Agnese: quasi un marchio d'infamia che la madre non le ha mai perdonato. D'altronde, Agnese è la figlia concreta e misurata, quella su cui si può sempre contare, che non riserva sorprese. Ma adesso, a quasi quarant'anni, con due bambine, un lavoro estenuante e un marito con cui forse la magia non c'è mai stata, Agnese vacilla: è veramente questa la vita che desiderava? E se è così, perché prova uno strano brivido ogni volta che riceve un messaggio da Andrea, quel nuovo collega così comprensivo? Ma quando perfino Celeste, tanto sicura e perfetta, viene messa in crisi da un ritorno inaspettato, Agnese non può che chiamare a raccolta le donne di famiglia, tutte radunate davanti a un bicchiere di sherry: la madre Ines, in eterno conflitto con la nonna; la cugina Fiamma, con un segreto nel cuore; e soprattutto l'eccentrica zia Rosa, che non si è mai sposata ma ha molto da rivelare sulla forza della passione... Nell'arco di un solo giorno speciale, tra ricordi, confessioni, tradimenti e riconciliazioni, Agnese vedrà cadere ogni certezza e ogni maschera: ma è davvero troppo tardi per essere leali con se stesse?


RECENSIONE

Ecco il libro dove ogni donna, prima moglie e poi madre, può riconoscersi e porsi le stesse domande che si fa la protagonista/narratrice della storia: Agnese.

Già alle prime righe del romanzo mi sembrava di leggere la mia storia: due bambini che non ti mollano un attimo, un marito che a volte stenti a ritrovare in mezzo al caos più totale, una vita che corre e non ti lascia il tempo di riflettere e di goderti le cose importanti, uomini incapaci di resistere mezza giornata coi propri figli (questo per fortuna non è il mio caso 😉), ... insomma appena preso questo romanzo in mano ho pensato:”Sarà una noia mortale! Tutte cose viste, vissute o perlomeno già sentite!” e invece no!

Ma procediamo con ordine e iniziamo dalla storia.
Tutto si svolge nell’arco di una giornata speciale: il matrimonio di Celeste, sorella minore di Agnese (e sí leggerete di battibecchi tra sorelle, di preferite di famiglia, di persone viziate e di persone sagge,...ma anche di affetti profondi, di sorelle che sostengono colei che è in difficoltà, di rapporti esclusivi,...come in ogni rapporto tra fratelli che si rispetti!) e vivremo tutta la giornata proprio attraverso gli occhi di quest’ultima! 

Partiamo quindi al mattino da casa sua e la seguiamo nei vari preparativi che accompagnano un simile evento in famiglia: sostenere la sorella, andare a prendere l’amata cugina all’aeroporto (senza dimenticarsela...quanto sembro io questa!!!), accudire la mamma, sopportare la nonna,...
In tutto questo trambusto la mente di Agnese, dopo aver affrontato come ogni volta i battibecchi con la madre e con la sorella (al massimo della suscettibilità), si trova a vagare e a riflettere sulla propria vita, sulle sue scelte, sul fatto di non aver realizzato i propri sogni,...insomma si chiede se sposarsi sia stata una scelta giusta o meno! Soprattutto ora che un nuovo interesse sembra affacciarsi all’orizzonte e che sua sorella dovrebbe  intraprendendere la sua stessa strada...ma...colpo di scena...che naturalmente non vi svelo: correte a leggervelo e a gustarvelo in tutta la sua ironia!!!!

E quindi cosa resta da fare? Una cosa sola: fuggire da quella gabbia di matti e rifugiarsi da zia Rosa, l’unica persona in famiglia a non essersi mai sposata e capace di affrontare “in contemporanea” mamma e nonna, quest’ultima un vero peperino saccente! Grazie alle sue parole e al racconto davvero speciale che fa alle tre nipoti, tutte quante ad un bivio importante della loro vita, sapranno tutte quante cosa fare e se non lo capiscono, beh per fortuna la vita interviene!

L’autrice con garbo ed ironia ci conduce all’interno di una storia fatta di segreti, routine, pensieri, capricci,...che profumano di famiglia, legami e affetti, il tutto condito con una scrittura davvero piacevole, rilassante ma mai monotona, coinvolgente e ironica. 

Anche i personaggi, sono realistici (ci si può immedesimare benissimo), con i loro pregi e i loro mille difetti e anche i più “difficili” nascondono un lato affettivo che li rende meno antipatici. Ho molto amato la figure di Agnese, in tutta la sua umanità e imperfezione. Da lei ci si aspetta sempre la parola giusta, il comportamento ammirevole e la perfezione richiesta ai figli maggiori. Lo ha sempre fatto finché non scoppia ed esce il suo lato più intimo, che ce la fa apprezzare ancora di più! 
Insieme a lei non posso dimenticare zia Rosa: questa vecchietta arguta e dalla risposta sempre pronta ma mai banale riesce ad aiutare con poche e semplici parole le ingarbugliate menti di Celeste, Agnese e Fiamma (la cugina che vive a Londra!) e ci stupirà non poco con la sua vicenda personale.

Avrei mille altre cose da dire su questo libro e sui suoi personaggi (non ho fatto menzione dei ruoli maschili, perché messi in ombra dalle loro super compagne, ma vi assicuro che anche loro sono degni di lode, in particolare papà Gió e Pablo, il compagno di Fiamma, senza dimenticare il misterioso Ramon!)...mamma mia fermatemi se no faccio un poema!

Non mi resta che invitarvi a leggere subito questo splendido volume, dove troverete tutte quelle cose che a noi donne piacciono tanto: calore, famiglia, amori, mistero, suspance, ma anche crescita personale e ricerca della felicità.

Vi lascio con una splendida poesia...tratta proprio da questo romanzo!!!

Metti un piede dopo l’altro.
Salva ciò che è imperfetto.
Ogni tanto inchinati a quell’altra te stessa.
Fai quello che riesci.
Non ti occupare dei chiunque.
Per procedere bisogna tornare indietro.
Ognuno ha i genitori che si merita. Non fuggire.
Le parentesi contano. Cerca la donna che vuoi essere. Resisti. Ogni tanto metti un punto. Siamo le nostre madri.
Sei tu l’unica costante della tua vita.
In ogni famiglia c’è una Giovanna D’Arco.
Non si può aggiustare tutto. Le cose accadono.
Un sano vaffanculo ogni tanto è necessario.
Le cose non sono mai come sembrano. Stai al gioco.
Vai fino in fondo.
Un compromesso è per sempre.
Senza legami non siamo niente.
La felicità si nasconde nei posti più improbabili.
Un padre, qualunque esso sia, è per sempre. Desidera!
L’inizio e la fine sono lo stesso capo di un filo. Talvolta l’amore è la risposta giusta.
Nella vita bastano un paio di ballerine rosse.
Non è mai troppo tardi.
Non ti ostinare a conservare. Tutto cambia.
Nel mentre vivi.
Obiettivo: essere felici.



GIUDIZIO COMPLESSIVO

Trama: 8
Scrittura: 10
Personaggi: 8
Complessivo: 9

Attendo le vostre impressioni e i link alle vostre recensioni!

Buon weekend 

Simo

Recensione di “Dov’è finita Audrey?” di Sophie Kinsella

Ciao a tutti e buon weekend!!!! 
Oggi vi presento un libro che mi è piaciuto un sacco e che volevo leggere da un bel po' di tempo, viste le numerose recensioni positive che ho trovato in giro e alle quali sta per aggiungersi la mia!

Prego seguitemi...vi presento Audrey!

CARTA DI IDENTITÀ 


COPERTINA




AUTORE: Sophie Kinsella
TITOLO: Dov’è finita Audrey?
PAGINE: 285
CASA EDITRICE: Mondadori
PERCHÉ L'HO LETTO: era da un po’ che leggevo qua e là recensioni molto positive e intriganti su questo libro, quindi ho DOVUTO leggerlo!!! 😜
GENERE: narrativa di formazione


TRAMA

Audrey ha quattordici anni e da tempo non esce più di casa. Porta perennemente grandi occhiali scuri, e non certo per fare la diva, ma perché questo è il suo modo per proteggersi dalle persone che la circondano e sfuggire al rapporto con gli altri. A scuola le è successo qualcosa di brutto che l'ha profondamente segnata, e ora Audrey è in terapia per rimettersi da attacchi d'ansia e panico che non le permettono di condurre una vita serena e avere contatti con il mondo esterno. Prigioniera nella propria casa, riesce a guardare negli occhi solo Felix, il fratellino più piccolo. Suo fratello Frank, invece, ha un anno più di lei ed è ossessionato dai videogames e – con grande preoccupazione della madre iperprotettiva e vagamente nevrotica – non si stacca un attimo dal computer e dal suo amico Linus che condivide la sua stessa mania. Quando Audrey incontra Linus per la prima volta, nasce in lei qualcosa di diverso, e piano piano riesce a trovare il modo di comunicargli le sue emozioni e le sue paure. Sarà questa la scintilla che aiuterà non solo lei, ma la sua intera famiglia scombinata. Dov'è finita Audrey? è un romanzo caratterizzato da una grande empatia in cui si ride e ci si commuove. Sophie Kinsella riesce ad alternare momenti di puro humour ad altri più seri e teneri con grandissima sensibilità, raccontando il percorso verso la guarigione di una fantastica e coraggiosa ragazzina e parlando al cuore di tutti.


RECENSIONE

Già solo dal nome Audrey mi piaceva: adoro l’attrice che portava questo nome, per cui ho iniziato questo romanzo con le aspettative più rosee...che effettivamente sono state rispettate!

La protagonista è una quattordicenne vittima di un grave episodio di bullismo scolastico, che tuttavia non viene mai raccontato, ma semplicemente menzionato qua e là, e che si deduce tra le righe. Ecco l’unico aspetto che non condivido, qua come in molti altri romanzi, non vengono chiarite per bene le situazioni e a me piacciono le cose svelate nero su bianco...anche perché non tutti traiamo le stesse conclusioni e abbiamo le stesse impressioni! 
Ma torniamo a Audrey. Come vi stavo dicendo questa poca chiarezza è effettivamente l’unico neo che ho trovato, per il resto è tutto un pollice verso l’alto.

A partire dallo stile di scrittura, sempre lineare, spumeggiante, coinvolgente e appassionante. Ho apprezzato molto la narrazione dello svolgimento del  “compito” assegnatole dalla psicologa alla ragazza: si ha esattamente la sensazione di essere Audrey e di vedere con i suoi (anzi il suo) occhi cosa accade e cosa realmente lei stia percependo. 
Un ottimo stratagemma che spezza positivamente il racconto in corso e crea un finale di capitolo sempre imprevedibile. 
Senza parlare dello humour di cui è cosparso tutto il testo: l’autrice tratta con uno stile leggero un argomento che non lo è affatto, per cui avrete sempre il sorriso sulle labbra durante tutta la lettura. 
Senza dubbio un’altra ottima qualità in un romanzo: adoro leggere divertendomi (o sbellicandomi dalle risate, come accade più volte in questo caso!).

Ma veniamo ai personaggi, che sono a parer mio i migliori protagonisti di tutto il libro.

Avrete capito scorrendo le righe della trama che ci troviamo di fronte ad una ragazzina che ha subito un trauma psicologico a scuola e che non è stata più in grado di affrontare gli altri. Si nasconde dietro ad un grosso paio di occhiali scuri da sole, è in terapia da una brava psicologa perché soffre di attacchi di panico al solo pensiero di un contatto con la gente, non esce più di casa ma è circondata da una famiglia a dir poco spettacolare che fa di tutto per aiutarla!
In questo strano contesto si inserisce Linus, un amico del fratello maggiore, che piano piano riesce a penetrante il suo spesso guscio e la aiuta poco a poco ad uscirne. 
Il loro rapporto è davvero di una delicatezza disarmante, fatto di dita sfiorate e di parole scritte e passate sotto la porta. Davvero una bella immagine che esprime sentimenti positivi e sinceri, mi è rimasta nel cuore! 
Linus è senza dubbio uno dei miei personaggi preferiti: positivo, ottimista, forte, sincero e coraggioso! 
Aiuta Audrey lanciandole delle sfide assurde che nella loro pazzia l’aiutano ad affrontare le sue paure e a recuperare la tranquillità e la spensieratezza che una  ragazza deve avere.
E poi c’è il risvolto della medaglia...che vi lascio il piacere di scoprire da soli!

E la mamma? Non potrà che farvi sbellicare dalle risate: isterica (mi ricorda un po’ me stessa, quando sono alle prese coi miei terribili figli!!!), fuori di testa, assuefatta alle notizie che compaiono sul Daily Mail (il suo giornale preferito!) e che puntualmente propina alla famiglia, ma allo stesso tempo amorevole e protettiva coi figli...fino agli eccessi! Non ditemi che non vi sarebbe piaciuta una mamma così!!!
Non voglio annoiarvi troppo, ma anche la psicologa, il papà, il fratellino minore Felix ed il maggiore Frank, sono dei personaggi da vivere! 
Ognuno di loro adora Audrey, subisce senza possibilità di fuga la mamma e ci regala belle e divertentissime emozioni!

Un’ultima parola per la nostra Audrey: intelligente, distrutta, ansiosa, terrorizzata,...ma anche coraggiosa, innamorata, desiderosa di guarire e tornare alla normalità...sono decisamente tante e troppe le emozioni che deve affrontare e il suo personaggio ci regala sensazioni che restano nel cuore e nella mente. Un personaggio tuttavia positivo: riesce a vincere i suoi problemi, cade e si rialza, vuole e ama la vita...chi potrebbe non amare questa ragazzina!!!

A parer mio, questo libro dovrebbe essere letto nelle scuole, proprio per far capire ai ragazzi quanto male possano provocare la derisione, i maltrattamenti e le parole che vengono dette con tanta superficialità. 
Questa mattina ho pubblicato la recensione di un altro libro sugli adolescenti che tratta tematiche simili, ma con un esito completamente opposto...ecco quindi presentati i due lati della medaglia: i due percorsi che un adolescente può intraprendere per uscire da una situazione per lui ingestibile! Sinceramente mi sento però di invitare tutti quanti a conoscere questo libro, perché il mondo ha bisogno di storie belle, che scaldano il cuore e ci fanno vedere la luce in fondo al tunnel!

Buona lettura a tutti!!!

GIUDIZIO COMPLESSIVO

Trama: 9
Scrittura: 10
Personaggi: 10
Complessivo: 9/10

Come sempre leggerei con molto piacere le vostre impressioni su questo romanzo!


Simo

Recensione di “Tredici” di Jay Asher

Ciao a tutti e bentornati a trovarmi! Oggi vi parlo di un libro che volevo leggere da tempo un po’ per via della serie Tv che ne è stata tratta, un po’ per la struttura in cui è stato scritto. 
Così insieme alla mia amica Lisse di Pane, Libri e Mocaccino (http://panelibriemocaccino.blogspot.it/?m=1) abbiamo affrontato la lettura di questo inquietante romanzo e in una giornata l’ho divorato!
Venite con me che vi spiego come mai.

CARTA DI IDENTITÀ 


COPERTINA


AUTORE: Jay Asher
TITOLO: 13 
PAGINE: 236
CASA EDITRICE: Mondadori versione del 2008
GENERE: narrativa americana


TRAMA

Clay torna da scuola e fuori dalla porta trova ad aspettarlo una pessima sorpresa: sette audiocassette numerate con dello smalto blu. Ascoltandole, scopre che a registrarle è stata Hannah, la ragazza per cui si è preso una cotta. La stessa ragazza che si è suicidata due settimane prima. Quelle cassette sono il suo modo per avere l'ultima parola sulle vicende che, secondo lei, l'hanno portata alla morte: facendole scorrere, Clay scopre che il destinatario del pacchetto deve ascoltarle e poi passarle al successivo di una lista. Nelle cassette, 13 storie: ognuna legata a una persona che ha dato ad Hannah una ragione per togliersi la vita. Seppur sconvolto, non può resistere alla tentazione di esplorare a fondo la storia che lo riguarda e, guidato dalla voce di lei, visiterà i luoghi che lei vuole mostrargli, finché non gli rimarrà altro da ascoltare...


RECENSIONE



Tragico, terribile, inquietante, drammatico, appassionante,...un vero pugno nello stomaco.

Ecco in sintesi quello che ho pensato sia durante la lettura che al termine a “mente calda”.

Ma partiamo dall’inizio! Si tratta di un romanzo suddiviso in 7 lati A e 7 lati B (quelli delle audiocassette ricevute da Clay!), un pre-ricevimento
                                                                         

 cassette e un post-ricevimento cassette, per cui è un libro che strutturalmente corre molto veloce, ti porta in continuazione ad “ascoltare” i vari lati, in un 


susseguirsi di colpi di scena sempre più forti. 

La voce narrante è quella della vittima, mentre quella “fuori campo” è quella dell’attuale possessore delle cassette che come noi lettori DEVE febbrilmente ascoltarle 
                                                                                     

               ,  in un susseguirsi sempre più crescente di disperazione, rabbia e senso di impotenza visto che sa già di non poter fare più niente ormai.
Hannah con freddezza punta il dito contro tutti coloro che hanno fatto parte della sua irrefrenabile discesa verso il basso e lucidamente “spiega” quale parte del loro comportamento l’ha portata a compiere il gesto estremo! 
Apparentemente in alcuni casi si tratta davvero di “bravate” (una maldicenza, una lista scolastica della più..., un mancato saluto, l’essere usata come taxista,...) che però nella protagonista scavano pian piano un senso di inadeguatezza e una convinzione quasi di “meritare” ciò che le accade.
In altri casi invece ci troviamo di fronte effettivamente a situazioni ben più gravi, tragiche e pericolose.
Hannah accompagna l’ascoltatore tra i suoi ricordi e fisicamente gli chiede di seguire le tappe della sua narrazione: ci troviamo così nella sua casa, al parco, a scuola,...insomma in tutti quei luoghi che per lei sono parte integrante del racconto, quasi potessero anche loro parlare e raccontare quanto hanno visto. 

Non sono riuscita a comprendere quale sia stata comunque la molla che ha fatto scattare in Hannah LA decisione: era benvoluta da molte persone, adorata dai suoi genitori, amata da un ragazzo sensibile e intelligente,...insomma c’erano tutti i presupposti per uscire dal suo dramma, farsi aiutare da qualcuno e arrivare ad un lieto fine! 
Mi sono arrabbiata moltissimo per la rassegnazione mostrata negli ultimi “lati” della cassetta: Hannah VOLEVA farla finita! Stop! Niente e nessuno potevano fermarla, perché lei non voleva salvarsi! E da sola ha velocemente deciso che QUELLA fosse l’unica possibilità e l’ha messa in atto!
Un finale che lascia l’amaro in bocca e che ci porta a riflettere su come anche i comportamenti e le frasi che noi reputiamo più “leggeri” possano in realtà essere considerati in ben altro modo agli occhi altrui.

La scrittura dell’autore è accattivante, giovanile (è un libro dedicato e sugli adolescenti, ma adatto comunque anche ad un pubblico maggiorenne!), intensa, coinvolgente, a tratti “stritolante”: quando inizi non puoi smettere la lettura fino all’ultima riga e man mano che si procede si ha l’impressione di essere risucchiati sempre più giù, verso la fine, verso il punto di non ritorno...mi sembrava di soffocare!







È un libro molto duro, che tratta purtroppo una tematica attuale...ho trovato parecchi spunti di riflessione ma anche parecchia “esagerazione”; mi auguro che LA decisione del suicidio non venga mai presa così a cuor leggero e per motivazioni così futili, senza dare alla vita una seconda chance, in particolar modo come in questo caso, dove di “salvagenti” ce ne sono stati diversi.  







Nonostante qualche parte un po’ “scricchiolante”, consiglio vivamente la lettura di questo romanzo e resto in attesa di conoscere la vostra opinione!!!




GIUDIZIO COMPLESSIVO


Trama: 8
Scrittura: 10
Personaggi:  7
Complessivo: 8 1/2


Un caro saluto a tutti e alla prossima recensione


Simo