venerdì 15 gennaio 2016

Recensione "La ferocia" di Nicola Lagioia


È finalmente arrivato il momento della mia prima recensione e si...sono emozionatissima! Ho letto sui vari blog delle recensioni davvero spettacolari per simpatia ed acume, vediamo di fare del mio meglio, per cui partiamo dalla:

CARTA DI IDENTITÀ 


COPERTINA:


AUTORE: Nicola Lagioia
TITOLO: La ferocia
PAGINE: 411
LA MIA EDIZIONE: Einaudi 3^ ristampa Anno 2015
PERCHÉ L'HO LETTO: molto poco "professionalmente" stavo partecipando ad un gioco e occorreva leggere un libro vincitore del premio Strega
PARTICOLARITÀ: vincitore anno 2015 della LXIX Edizione del Premio Strega
GENERE: un po' giallo, un po' psicologico, un po' narrativa

RECENSIONE

Ecco il libro che mi ha tenuta impegnata per più di quattro mesi! Vi starete chiedendo: perché è lunghissimo? Perché è interessantissimo che hai voluto leggerlo più volte? Perché è bellissimo?

Sinceramente non saprei rispondervi! Ho avuto e ho tuttora pareri differenti su questo libro! Appena ho letto la seconda e la quarta di copertina mi ha subito intrigata: i gialli mi appassionano e questo sembrava interessante.

Purtroppo, appena iniziata la lettura, ho capito che così non era, tant'è che, dopo la prima sessantina di pagine, ho seriamente valutato di abbandonarne la lettura! Cosa orripilante per me; mi dispiace molto non portare a termine un volume iniziato, ma lo stavo trovavo proprio ingarbugliato e con una sintassi difficile da seguire.  Nella trama, l'autore salta - giustamente per carità, per tratteggiare i vari personaggi e le storie secondarie che compongono il romanzo - da una situazione ad un'altra come se ci si trovasse in un film, ma la scrittura è a dir poco costruita ed enfatica, che proprio rende difficile anche solo la comprensione della frase stessa.

Ho comunque voluto proseguire la lettura, perché la storia mi affascinava: la morte di una ragazza (Clara) facente parte di una famiglia, arricchitasi con la costruzione selvaggia di case, complessi turistici, ... nella Puglia degli anni 70, con compromessi, favori politici, sotterfugi, tipici anche dell'attualità di oggigiorno. È così alla fine un po' l'ho rivalutato: il rapporto tra questa ragazza ed il suo fratellastro (Michele) è intenso e particolare, nella terza e quarta parte del libro viene sviscerato e approfondito a due voci,  escono fuori tanti aspetti della vita di questa famiglia che è tanta apparenza, tanti accordi sottobanco, ... ma anche tanta tristezza: gli altri due fratelli viaggiano per la loro strada e praticamente sono delle apparizioni, la madre sembra quasi indenne dalla morte della figlia e il padre è il classico uomo d'affari tutto famiglia e lavoro, ma anche gli stessi Clara, che conduce questa doppia vita che le svuota l'anima e Michele, che comunque ha dovuto fare i conti con una vita di abbandoni, fughe, semi infermità mentale, mi lasciano tanto amaro in bocca.

SECONDA DI COPERTINA 



L'aspetto che comunque, naturalmente a parere della sottoscritta, resta la pecca maggiore di questo libro è proprio la scrittura: come dicevo prima, difficile la costruzione della frase, le parole altisonanti e un po' "antiche", il saltare da un personaggio all'altro sia in termini di evoluzione della storia che proprio temporali, mi ha reso difficile apprezzare a pieno quest'opera. 

TERZA DI COPERTINA



Evidentemente i veri intenditori di letteratura non mi danno ragione: questo libro ha vinto l'ultimo Premio Strega.

Pazienza mi sono consolata con il libro della prossima recensione! Mi è piaciuto da matti!


QUARTA DI COPERTINA


GIUDIZIO COMPLESSIVO

Trama: 7
Scrittura: 5
Personaggi: 6
Complessivo: 6


Visto che difficilmente rileggerò questo libro, se qualcuno ha piacere di leggerlo me lo dica: lo scambio o lo regalo volentieri!

Ciao ciao

La Simo Libraria

Partecipo al:

Challenge 2016 delle Lettrici Geograficamente Sparse



8 commenti:

  1. Simo! Confesso che mi ha fatto ridere quanto scritto sul gruppo circa la prima recensione della tua vita. Sono contenta che ti sia lanciata e soprattutto che lo abbia fatto proprio con una lettura che ti ha tenuta impegnata per più di quattro mesi. Geniale l'idea della carta d'identità per presentare il romanzo. Bravissima! Continua così. Un abbraccio, Anna ;)

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    1. Ciao Anna sono contenta di averti strappato un sorriso! Sono da anni appassionata di libri, ma non avevo mai pensato di poter scrivere recensioni un giorno!
      Ti ringrazio per le tue parole e ne approfitto per farti fischi di ammirazione X il tuo blog! Recensioni, giochi, rubriche,....wowwwwww!
      Un baci8

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  2. Ciao Simo!! Complimenti per la prima recensione del tuo blog, meglio che non ti faccia leggere la mia, era penosa!!! XD
    Invece io non ho proprio gli stessi gusti della Giuria del Premio Campiello, due volte su tre il libro vincitore non mi è piaciuto o l'ho trovato pesantissimo!

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    1. Ah ah ah! Effettivamente a volte mi sorge il sospetto di come facciano a dare certi premi! Io non sono certo una lettrice difficile o particolarmente impegnata, mi lascio molto trascinare da trame, copertine, passaparola...ma durante certe letture il punto di domanda è proprio d'obbligo! Comunque nella mia lista di libri da leggere ho l'ultimo vincitore del premio Bancarella (che ho avuto la fortuna di vincere ad un gioco su Facebook!!!) "Niente è come te" di Sara Rattaro, spero non mi deluda!
      Buona domenica!

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  3. Ciao Simo! Interessante recensione, ben approfondita.

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    1. Grazie mille Cara!!! Detto dalla mia musa ispiratrice è un vero onore!!!!

      Baciiiii

      P.s. E brava anche tu che finalmente sei tornata!!!!!!

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