domenica 27 ottobre 2019

Recensione di “Quando eravamo eroi” di Silvio Muccino


Ciao a tutti e bentornati nel mio blogghino abbandonato e risvegliato solo una volta al mese per le recensioni delle mie letture. 
Il mio intento é quello di riuscire a pubblicare un po’ più regolarmente e magari pian piano ce la farò.
Il secondo volume che ha (letteralmente!!) allietato le mie ultime serate é stato scelto (lo ammetto) per la sua brevità. Avevo bisogno di un romanzo che mi coinvolgesse e che allo stesso tempo non fosse lunghissimo; così le mie pusher libresche preferite (Lisse e Olimpia) mi hanno suggerito questo titolo...che adesso vi propongo.

CARTA DI IDENTITÀ 


COPERTINA




AUTORE: Silvio Muccino
TITOLO: Quando eravamo eroi
PAGINE: 236
CASA EDITRICE: La nave di Teseo
PERCHÉ L'HO LETTO: 
GENERE: senza dubbio nostalgico ma anche umoristico e divertente

TRAMA

Alex ha trentaquattro anni e sta per tornare in Italia. Dalla sua casa ad Amsterdam guarda una vecchia foto che lo ritrae adolescente insieme ai quattro amici che allora rappresentavano tutto il suo mondo. Gli stessi che ha abbandonato da un giorno all’altro senza una spiegazione, quindici anni prima. Lui, Melzi, Eva, Torquemada e Rodolfo erano indissolubili, fragili e bellissimi, esseri unici e uniti come alieni precipitati su un pianeta sconosciuto a cui non volevano, non sapevano conformarsi. Poi, qualcosa si è rotto.
Ora che Alex sta per affrontare il passo più importante della sua vita, prima di chiudere i conti con quel passato e con la causa della sua fuga, ha bisogno di rivederli perché sente di dover confessare loro la verità. Una verità che lo ha portato ad un punto di non ritorno oltre il quale, di Alex, non resterà più nulla.
Per Eva, Alex è stato il grande amore, per Rodolfo il rivale-amico che aveva rubato il cuore della ragazza di cui era innamorato, per Melzi un dio messo su un piedistallo, per Torquemada un enigma da risolvere.
Nessuno è mai riuscito a superare il dolore di quell’abbandono che ha alterato il corso delle loro vite. Per questo, nonostante tutto, decidono di accettare l’invito di Alex a trascorrere tre giorni nella sua casa in campagna – meta e rifugio di tanti momenti passati insieme. Ma quando vi arriveranno, la rivelazione che li attende sarà infinitamente più scioccante di quanto avessero mai potuto immaginare. Sarà solo l’inizio di un weekend fatto di verità e confessioni, pianti e risate. Al loro risveglio, il lunedì mattina, nulla sarà più lo stesso.


Un romanzo appassionato sulla forza dell’amicizia oltre il tempo e le metamorfosi, sul dolore e la meraviglia del diventare adulti, e sulla possibilità di essere, anche solo per un giorno, gli eroi della propria vita.


RECENSIONE

Quando mi è stato consigliato questo libro e nonostante tutte le recensioni più che positive che avevo letto, ero molto scettica: non ho mai amato Muccino nella sua veste di regista e attore e immaginavo che anche in qualità di scrittore non mi avrebbe convinto...invece mi sbagliavo!

“Quando eravamo eroi” sicuramente non é un capolavoro né di trama, né di scrittura, ma é stato i grado di coinvolgermi parecchio (non riuscivo a smettere di leggerlo e lo prendevo in mano appena avevo un attimo!), di commuovermi un sacco e di farmi ridere a crepapelle!

Ambientato ai giorni attuali, ci fa conoscere cinque  amici per la pelle ai tempi della scuola (Alex, Eva, Rodolfo, Melzi e Torquemada) che dopo la partenza improvvisa di Alex avvenuta 15 anni prima senza alcuna spiegazione.
Da un giorno all’altro il ragazzo ricompare nelle loro vite, invitandoli a trascorrere 3 giorni nella sua casa di campagna, dove avevano trascorso tanti momenti indimenticabili, per le dovute spiegazioni del suo comportamento.
Seppur scettici, gli amici si presenteranno tutti all’appuntamento uscendone poi completamente sconvolti, ma uniti come non mai: Alex come sempre sarà in grado di lasciarli a bocca aperta e allo stesso tempo di essere il collante che li avvicina e li rende migliori!

Si tratta di un libro commovente, fatto di cuore, emozioni a mille, risate, lacrime, ricordi, passione. Un libro che ti afferra già dalle prime righe, per poi lasciarti pieno di speranza e fiducia per il futuro, dopo averti strattonato il cuore per più di 200 pagine.

Il Muccino-scrittore é stata veramente una piacevole scoperta: una trama non così scontata, un colpo di scena notevole su un argomento di cui non ricordo di aver mai letto nulla, una scrittura coinvolgente e lineare nella sua semplicità, insomma promosso!!

Il romanzo scorre veloce tra i ricordi sia di gioventù che delle vite dei vari protagonisti e tra le emozioni esplosive che Alex porta (o meglio riporta) nei suoi amici! 
Quando li aveva lasciati, aveva creato un grande vuoto nel cuore di Eva, una gran rabbia in Rodolfo, una grave assenza in Melzi e un enorme punto di domanda in Torquemada e ora torna a sconvolgere le loro fragili esistenze...non può che avere l’effetto devastante di una bomba su di loro!!

I personaggi comunque sono certamente l’aspetto migliore di questo libro: ognuno di loro viene presentato attraverso il proprio animo, i propri pensieri e le proprie debolezze. Non possiamo non entrare subito in empatia con Eva, la più fragile e allo stesso tempo la più diretta e trasparente, con Rodolfo, nonostante i suoi scoppi di ira e i suoi modi sprezzanti, con Melzi, il bonaccione e maltrattato (dalla moglie) ma con una grande forza che nemmeno lui sa di avere, e Torquemada, lo scrittore meteora che vive con la mamma e maschera dietro alla battuta sempre pronta e a tratti cinica i suoi pensieri.

Insomma non potrete uscire indenni dalla lettura di queste pagine: sono ricche da tanti punti di vista e ci portano a riflettere sul passato, sui ricordi, sui rapporti e su noi stessi.


GIUDIZIO COMPLESSIVO

Trama: 8 1/2
Scrittura: 9
Personaggi: 9
Complessivo: 8/9

Come sempre aspetto i vostri punti di vista!! A presto!


Simo

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